Di Menna/2: il sindacalismo come impegno civile

Membro della segreteria nazionale della Uil scuola dal 1990, Di Menna ne è diventato segretario generale nel 1998, in un contesto politico e sociale radicalmente cambiato con l’avvento della seconda Repubblica e il crollo dei tradizionali riferimenti politici.

Eppure negli anni della sua segreteria, che ha visto alternarsi una decina di governi e ministri di sinistra e di destra, Di Menna ha saputo difendere e sviluppare l’autonomia e l’identità del suo sindacato, che si è conquistato spazio e iscritti non svolgendo un ruolo di mediazione tra i maggiori sindacati ma anzi sviluppando idee e proposte originali, spesso sorrette da approfondite ricerche, pubblicate sul sito internet del sindacato.

Lontana dalle ideologie, pragmatica, aperta alle innovazioni ragionevoli anche sul piano della contrattazione, insomma lungimirante, la Uil scuola di Di Menna si è conquistata nel tempo una credibilità attestata anche dalla forte crescita dei consensi nelle elezioni delle RSU.

Ora, conclusa la sua intensa esperienza di sindacalista, Di Menna non chiuderà comunque con gli interessi e l’impegno di una vita, anche se li coltiverà in modo diverso – sul versante della riflessione e della formazione anziché su quello dell’azione – come responsabile della Scuola Sindacale intitolata a Piero Martinetti. Sarà inoltre, su richiesta del segretario generale della Uil Barbagallo, consigliere di amministrazione di Unipol. E potrà dedicare un po’ più di tempo a un’altra sua passione dopo quella per la scuola, il tennis.

La Scuola, realizzata in collaborazione con la cattedra di Filosofia della Politica e del Diritto della Seconda Università di Napoli (Prof. Giuseppe Limone), consentirà a Di Menna di collegare questa nuova esperienza ai suoi interessi giovanili per la filosofia del diritto, disciplina da lui scelta per la tesi di laurea. Sarà, ne siamo certi, una nuova testimonianza di impegno civile per una scuola migliore.