
Di Menna (Uil scuola): non ci basta una pacca sulle spalle
Zero euro per contratto e professionalità, e attenzione a non reiterare precariato

“Titoli e buone intenzioni con un grande buco nero, neanche un euro per riconoscere impegno e professionalità degli insegnanti e del personale. Ancora una volta la gratificazione sociale non è altro che una pacca sulle spalle“.
Così il segretario generale della Uil scuola, Massimo Di Menna, commenta l’iniziativa del Pd di ieri. “La spesa per istruzione, in rapporto alla spesa pubblica, resta al penultimo posto in Europa e gli stipendi restano fermi. Sui provvedimenti che stanno scrivendo nel chiuso delle stanze ministeriali nessun elemento di chiarezza e trasparenza. Rimane il blocco del contratto, fermo al 2009 con stipendi tra i più bassi d’Europa. Sulla carriera degli insegnanti neanche un euro e per ora – osserva il sindacalista – nessuna idea. Insistiamo su quanto detto al Ministro: il Governo eviti di intervenire per decreto sull’attuale assetto retributivo, su orario, retribuzione, progressione economica, tutte materie contrattuali; eviti, dopo le 400 mila firme presentate dai sindacati scuola, di aprire un conflitto con la scuola. Si apra un confronto vero per un contratto innovativo da realizzare per il 2016“.
La Uil ritiene positiva la conferma del piano di assunzioni per settembre 2015 di 130-140 mila insegnanti. “Vanno coperti anche – aggiunge però Di Menna – i posti di personale Ata. Il decreto preveda organico funzionale stabile e copertura per tutti i posti con contratto a tempo indeterminato; per questo occorre prevedere immissioni in ruolo anche da personale di seconda fascia ora abilitato. Se non si fa così il precariato viene inevitabilmente reiterato. Il Governo non può eludere le indicazioni della sentenza della Corte europea sul divieto di reiterazione di contratti a tempo determinato“.
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