Ddl scuola, Pd soddisfatto, ma la minoranza dem…

Sul disegno di legge sulla scuola anche all’interno del Partito Democratico si registrano posizioni differenti. Quella ufficiale è espressa dalla senatrice del Pd Francesca Puglisi, capogruppo in Commissione Istruzione: “La buona scuola finalmente è legge. E’ uno straordinario investimento che permetterà alla scuola di tornare ad essere la più potente leva contro le disuguaglianze e la dispersione scolastica degli studenti. La più efficace politica strutturale per battere la disoccupazione giovanile. Ringraziamo coloro che ci hanno incoraggiato ad andare avanti nonostante le difficoltà e ci sono stati vicino e coloro che, con le loro critiche anche aspre, ci hanno aiutato a migliorare questo provvedimento. Crediamo negli insegnanti e nella loro capacità di disegnare quella che sarà l’Italia di domani. Per questo il nostro lavoro continua per non lasciarli soli di fronte al cambiamento. Ciascuno è chiamato a fare la propria parte per innovare la didattica ed offrire una buona scuola agli studenti“.

Nonostante questa posizione del partito, 5 deputati del Pd si sono espressi in dissenso dal gruppo votando no. Si tratta di: Alfredo D’Attorre, Vincenzo Folino, Angelo Capodicasa, Giuseppe Zappulla e Carlo Galli.

Diversi, oltre a Pier Luigi Bersani e Gianni Cuperlo, gli esponenti della minoranza Dem, che risultano, secondo i tabulati, tra quelli che non hanno partecipato al voto: tra questi Roberta Agostini, Tea Albini, Ileana Argentin, Vincenza Bruno Bossio, Marco Carra Gianni Farina, Filippo Fossati, Andrea Giorgis, Maria Iacono, Francesco Laforgia, Enrico Letta, Danilo Leva, Michela Marzano, Michele Mognato, Delia Murer, Barbara Pollastrini, Nicola Stumpo, Alessandra Terrosi, Davide Zoggia. Tutti deputati riconducibili alla minoranza guidata da Roberto Speranza e ai cuperliani di Sinistra dem.

Tra gli esponenti della minoranza Pd che risultano in missione e non hanno partecipato al voto, figurano invece Giuglielmo Epifani, Rosy Bindi, Paolo Fontanelli e Francesco Monaco.

Esulta invece il sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone: “La Buona Scuola è legge. Da settembre nelle aule italiane si verificherà un cambiamento rivoluzionario. Avremo istituti veramente autonomi grazie all’investimento di risorse economiche e professionali. Oggi è stato premiato l’impegno di questi mesi del governo e del Parlamento per approvare rapidamente questa legge. Nell’interesse degli studenti, obiettivo principale di questo provvedimento. Più autonomia, più trasparenza, più responsabilità, più valutazione, più merito: sono queste – continua – le parole chiave della ‘Buona Scuola’. Insieme alle risorse che abbiamo stanziato per dare effettiva attuazione all’autonomia. Abbiamo ascoltato la comunità scolastica e alla fine abbiamo rispettato l’impegno che avevamo con gli italiani. Il percorso della Buona Scuola si è concluso in Parlamento“. “Ma il bello – conclude – deve ancora cominciare nelle scuole. Andiamo avanti per il futuro dei nostri ragazzi. Che poi è anche il nostro“.

Infine, ecco la dichiarazione del senatore del Pd Andrea Marcucci, presidente della commissione Istruzione a Palazzo Madama: “È una legge coraggiosa che cambierà la scuola italiana, con l’obiettivo di rimetterla al centro della società. Il provvedimento del governo Renzi torna ad investire dopo anni di tagli, introduce autonomia e merito, e garantisce l’assunzione di 100 mila nuovi docenti. Ora ci confronteremo con il mondo della scuola sull’attuazione della legge, verificandone puntualmente i risultati“.