Ddl scuola, da Forza Italia valutazioni molto differenti

Sono molte le dichiarazioni di esponenti di Forza Italia sulla approvazione del ddl scuola alla Camera, non tutte coi medesimi contenuti. Le riportiamo, ricordando che sono 4 i deputati di Forza Italia che hanno votato la riforma della Scuola, Luca D’Alessandro, Monica Faenzi, Massimo Parisi, Giovanni Mottola, tutti notoriamente ‘verdiniani’.

Oggi è stato approvato un ddl in cui finalmente si pone fine al vecchio sistema di reclutamento basato sulle graduatorie ad esaurimento e si afferma un principio costituzionale: alla scuola si accede per concorso. Nel testo sono presenti molti principi introdotti dai governi Berlusconi: il potenziamento dell’alternanza scuola-lavoro, la parità scolastica, il curriculum dello studente, gli ITS, le reti di scuola nella governance territoriale, la possibilità del Dirigente Scolastico di individuare i docenti più adatti ai bisogni formativi degli studenti. Nelle nostre scuole c’è bisogno di serietà e di un vero sistema di valutazione che migliori la qualità della formazione dei nostri studenti“. Lo afferma la deputata e responsabile scuola e università di Forza Italia, Elena Centemero.

Purtroppo, il governo ha voluto strafare riservandosi un numero di deleghe eccessivo su temi complessi ed articolati su cui il Parlamento dovrebbe esprimersi, come lo 0-6 anni, la governance della scuola e la formazione iniziale. E se questo giustifica il nostro voto contrario al ddl, non giustifica un’opposizione strumentale, a prescindere, che non entra nel merito ma preferisce prendere derive sinistrorse e cigielline“, conclude.

Questa riforma della scuola è una mescolanza di clientelismo de sinistra, cigiellino, e di velleitarismo liberal, il tutto male assortito“. Lo ha detto Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, parlando con i giornalisti in sala stampa a Montecitorio.

Le centomila assunzioni sono un approccio clientelare, perché discriminatorio: questi sì e quello no. E quindi inaccettabile, darà origine ad un contenzioso infinito. Annacquato tutto il resto. Non c’è merito, c’è semplicemente l’occupazione del potere. Noi abbiamo detto di no, no e no. Il nostro no è strato espresso oggi in aula dall’onorevole Palmieri con molta nettezza. Penso che si arriverà anche ad un referendum e noi al referendum voteremo sì, per l’abrogazione di questa cattiva legge“, ha concluso Brunetta.

Il ‘no’ di Forza Italia al ddl sulla scuola è un ‘no’ convinto e sereno a un provvedimento, per il quale si scomoda inutilmente il termine di riforma. Le nuove norme ripristinano una disciplina anacronistica, dai contenuti modesti in termini di innovazione senza peraltro realizzare nemmeno il suo proclamato intento principale: quello di eliminare il precariato nella scuola“. Così Mariastella Gelmini, deputata di Forza Italia.

Il testo votato dalla maggioranza – prosegue – ha quasi del tutto cancellato quei pochi punti che avevamo apprezzato della prima idea di riforma. L’iter legislativo non ha alimentato il dibattito, anzi è stato mortificato dalla questione di fiducia in nome della necessità di accelerare i tempi per le assunzioni e non ha visto l’accoglimento di nessuna delle proposte presentate da Forza Italia volte a dotare la scuola di maggiore autonomia e di un’organizzazione con una chiara distinzione di poteri e responsabilità“.

Al contrario, i sindacati sono riusciti ad ottenere modifiche con un compromesso al ribasso che ci consegna un provvedimento che ripropone la collegialità al governo della scuola e le vecchie logiche di gestione burocratica delle istituzioni scolastiche“, sottolinea Gelmini.