Ddl asili nido e infanzia, tempi stretti

Asili nido ovunque e per tutti. Scuola dell’infanzia ”generalizzata”. E nascita sui territori di veri e propri poli per l’infanzia (comprensivi di servizi scolastici ed educativi), garanzia di qualifiche universitarie per il ”personale educativo” e ”tempi ragionevoli” per gli spostamenti tra casa e scuola-servizio.

Tempi rapidi per il disegno di legge che, attraverso un sistema integrato per l’infanzia, propone nuovi strumenti per estendere l’educazione prescolare – dai tre mesi ai sei anni – su tutto il territorio nazionale, garantendo così a tutti i bambini pari opportunità di apprendimento. Ieri la Commissione Istruzione al Senato ha avviato la discussione generale sul provvedimento e “oggi – annuncia la relatrice, Francesca Puglisi (Pd) – durante l’ufficio di presidenza stabiliremo il termine ultimo per la presentazione degli emendamenti. Poi passeremo alla votazione”.

Al ddl, che ”afferisce al Ministero dell’Istruzione” (i nidi sono ”il primo segmento del diritto educativo”), sono stati ”abbinati – aggiunge Puglisi – anche due testi della Lega Nord, che chiedono rispettivamente un nuovo piano straordinario per l’infanzia e un aiuto economico ai Comuni”.

In generale, c’è l’impegno dello Stato, coordinato con Regioni ed enti locali, a garantire la copertura di posti in asilo nido per il 33% dei bambini nel 75% dei territori entro il 2020.