Da un’insegnante veneta una storia d’altri tempi
Due giornali veneti, il Gazzettino e il Corriere del Veneto riportano oggi una storia quasi d’altri tempi che riguarda un’insegnante e che merita di essere raccontata.
Nell’estate del 2007, questa insegnante, Maria Giovanna Pampanin, 60 anni, di Agordo, in provincia di Belluno, va in pensione, e per questo non riesce a correggere i compiti estivi assegnati ai ragazzi, ai quali aveva fatto acquistare dei libri.
La professoressa, che – riferisce il secondo dei quotidiani citati – è “molto amata da famiglie, alunni, colleghi, che sulla correttezza e sull’impegno reciproco ha impostato per tutta la vita il suo rapporto con le classi“, allora ha sentito il dovere di risarcire le famiglie per la spesa dei libri estivi che aveva fatto acquistare, e ha spedito a ciascuna di esse una busta con 8,50 euro e un biglietto di scuse.
Per la Pampanin, si è trattato di un atto dovuto, che la stessa insegnante ha spiegato in questi termini: “Avevo chiesto l’acquisto del volume ma non ho mai ultimato la correzione del lavoro dei ragazzi, così anche se sono passati due anni ho sentito di dover chiedere scusa e risarcire i genitori dei costi sostenuti“.
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