Concorso scuola: consensi e riserve

Condividiamo la necessità di riaprire i concorsi nella scuola pubblica, soprattutto per quelle classi di concorso matematiche e tecnico scientifiche di cui sappiamo saranno esaurite le graduatorie in ben 64 province nei prossimi tre anni“.

La dichiarazione è di Francesca Puglisi, responsabile scuola della segreteria del Pd, che però aggiunge che per stabilizzare i precari che da anni lavorano nelle scuole e aprire opportunità per i giovani occorre anche “passare all’organico funzionale e legare formazione iniziale e nuovo reclutamento“. Il Pd formulerà proposte in questo senso, che “metterà a disposizione del Governo“.  

Più cauta e critica la reazione del segretario della Flc-Cgil Mimmo Pantaleo, che avverte che “i proclami demagogici rischiano di ingenerare aspettative che possono essere frustrate” e che “il punto vero è che prima bisogna fare un monitoraggio preciso dei posti disponibili perchè fra tagli pregressi, tagli futuri e pensionamenti rischiamo di non averne“.

Comunque, ammette il sindacalista, “fare i concorsi è necessario nonchè previsto dall’attuale legge in vigore: il reclutamento deve avvenire al 50 per cento tramite concorso e al 50 per cento tramite graduatorie“, ma prima “occorre fare alcune operazioni: evitare le classi a 27 ore nella scuola primaria per le quarte e le quinte; rivedere la media alunni per classe e le modalità nel definire gli organici“. Senza dimenticare poi che “bisogna garantire opportunità occupazionali anche ai precari“.

E’ auspicabile che venga rapidamente trovata una soluzione che consenta comunque l’effettuazione dei concorsi entro il 2012, dato che in molte province e per non poche classi di concorso le graduatorie sono già ora esaurite o prossime all’esaurimento.