Concorso docenti: lo sbarramento del 10% da scavalcare

Siamo ormai in campagna elettorale e anche la scuola viene usata, più del solito, dall’opposizione e dalla maggioranza per cercare consensi.

Tuttoscuola per dovere di cronaca riporterà gli interventi più importanti, senza tuttavia sottrarsi al proprio compito deontologico di evidenziare, qualora se ne ravvedano, forzature e strumentalità.

In questo servizio mettiamo in evidenza un comunicato pentastellato sulle graduatorie di merito del concorso e una proposta della maggioranza per un ope legis a favore di dirigenti tecnici a contratto.

La prima questione. In una interrogazione parlamentare rivolta al ministro dell’istruzione Fedeli da parte di alcuni deputati del Movimento 5 Stelle si chiede di rimuovere il tetto del 10% nelle graduatorie di merito dei concorsi di scuola dell’infanzia e di scuola primaria in quanto “Ci sono migliaia di candidati che hanno superato tutte le prove previste per le rispettive classi di concorso, salvo poi vedersi sbattere la porta in faccia perché non gli viene data la possibilità di partecipare alle immissioni in ruolo per i posti eventualmente disponibili”.

Secondo i deputati firmatari dell’interrogazione “questa procedura è assolutamente discriminatoria: chi risulti “idoneo”, come afferma anche la sentenza del Consiglio di Stato n.14 del 2011, è un vincitore potenziale ed è “meritevole” di essere inserito nelle GM, così da poter ricevere proposta di stipula di contratto a tempo indeterminato in virtù del naturale “scorrimento” delle suddette graduatorie”.

Insomma, per i parlamentari lo sbarramento del 10% sarebbe illegittimo, e, pertanto, chiedono al ministro Fedeli di pubblicare le graduatorie di merito regionali per ogni ordine e grado complete con i nominativi di tutti i candidati (elenchi già pubblicati da tempo – NdR) che hanno superato le prove concorsuali e se intenda prolungare la decorrenza della validità delle suddette graduatorie.

A parte il fatto che non è certamente nei poteri del ministro modificare una legge del Parlamento (legge 107/2015, comma 113, lettera g), né prolungare la validità di una graduatoria, c’è una questione di fondo che viene ignorata.

Per molti anni le graduatorie dei concorsi sono state tenute in vita oltre la loro scadenza naturale, consentendo di recuperare “idonei” anche a distanza di oltre un decennio.

L’avere fissato un limite agli idonei (il 10% in questo caso) serve ad evitare di far vivere all’infinito gli effetti del concorso, a danno delle nuove generazioni di insegnanti.

Iscriviti a TuttoscuolaNEWS, la newsletter di Tuttoscuola, è gratis!
Ogni settimana ti aggiorneremo su tutte le novità relative al mondo della scuola e dell’educazione. Basta inserire il tuo indirizzo mail nel riquadro azzurro che si trova a destra in home page. Sarai sempre tempestivamente informato sulle iniziative di Tuttoscuola!