Concorso docenti 2024, precari chiedono la costituzione di graduatorie di merito ad esaurimento: ‘Abbiamo dimostrato di avere le competenze per insegnare’
“Noi idonei abbiamo superato tutte le prove previste, dimostrando di essere in possesso delle competenze richieste per l’insegnamento, e chiediamo non venga negato un diritto che ai colleghi in precedenza è stato riconosciuto”. Da questo presupposto nasce la richiesta del gruppo “Idonei infanzia e Primaria”, nato su WhatsApp lo scorso giugno e che oggi è arrivato a contare circa 6mila insegnanti, di costituire una Graduatoria di Merito ad Esaurimento, dalla quale attingere per assegnare i futuri ruoli. “Molti tra noi sono precari stabili, insegnanti a tempo determinato già parte del sistema scolastico da anni e crediamo sia corretto, lo abbiamo dimostrato superando le prove del concorso docenti 2024, ottenere la stabilità lavorativa con lo scorrimento ad esaurimento della graduatoria di merito”.
“In questi mesi – spiega il gruppo di precari -, abbiamo chiesto l’appoggio sindacale di ogni sigla e gestito contatti con qualsiasi gruppo politico e associazione che potessero affiancarci in questa nostra ‘battaglia buona’ e affinché la nostra voce arrivasse forte in Viale Trastevere. Siamo stati inascoltati, ascoltati a metà; ci sono state riunioni online mai di fatto programmate, sono stati millantati sostegni mai di fatto concretizzati. Una sigla sindacale si è invece distinta, l’unica ad oggi, per aver ufficializzato il sostegno agli idonei di questo concorso da poco conclusosi: la Flc Cgil, che sentitamente ringraziamo per aver pubblicato il proprio comunicato a riguardo il 25 luglio scorso”.
“Con questo spirito di unità, auspichiamo che anche le altre sigle sindacali si uniscano a noi dimostrando lo stesso livello di impegno e determinazione, attraverso comunicati ufficiali e non solo a parole o a mezzo di lettere informali. La nostra causa è legittima – concludono i docenti -, giusta, e merita l’attenzione e il sostegno concreto di tutti coloro che abbiano realmente a cuore il futuro del mondo della Scuola”.
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