Comitati precari: verso un carosello di 100.000 docenti

Secondo i Comitati degli insegnanti precari (CIP), che anche per questo chiedono le dimissioni del ministro Gelmini, “la sola conduzione del dicastero dell’Istruzione è sufficiente per richiederle”.

I Cip ricordano che il tar del Lazio ha accolto i ricorsi dei precari contro il decreto sull’inserimento in coda nelle graduatorie a esaurimento e dunque ”l’inserimento a pettine e non più in coda sarà consentito a tutti quei precari che volessero cambiare provincia”. Questa novità – sostengono i Cip – avrà un effetto devastante sugli Uffici scolastici provinciali, con l’ulteriore slittamento delle operazioni sugli organici, sui trasferimenti, sulle assegnazioni provvisorie e sulle nomine.

A questo punto, sostengono i CIP, nel mese di agosto si dovrebbero compiere tutti gli adempimenti per la messa a punto dell’organico di fatto. Nel frattempo, con l’avvento del nuovo anno scolastico, si dovrà provvedere alla copertura dei posti vacanti utilizzando le vecchie graduatorie e i supplenti temporanei. Ciò in attesa del reclutamento degli aventi diritto dalle nuove graduatorie che, con tutta probabilità, saranno disponibili non prima di dicembre-gennaio.

Questo provocherà, secondo i CIP, “l’inevitabile avvicendamento di circa centomila docenti, con tutti i contraccolpi educativi, cognitivi, metodologici ed affettivi conseguenti alla discontinuità didattica procurata, a metà anno, in tutte le scuole, specie in quelle di frontiera”.