Com’è dura per i gay la scuola italiana

Secondo i risultati dell’indagine ”Bulli in ballo”, promossa dalla Regione Marche in collaborazione con il circolo Arcigay-Arcilesbica Caleido di Ancona, le scuole sono poco sicure soprattutto per gay e lesbiche.

Lo studio, il primo del genere in Italia – ha spiegato la ricercatrice Alessandra Fermani dell’ Universita’ di Macerata – ha coinvolto 2.489 studenti ed e’ stato focalizzato in particolare sul clima all’interno delle scuole e sulle offese verbali o fisiche a tre categorie di persone: omosessuali, immigrati, donne.

Secondo Fermani, ”il 90% e’ a conoscenza di episodi specifici e ha una giusta percezione della loro gravita”’. Ma e’ ”sconcertante” il fatto che dichiarino di ”non intervenire quasi mai, senza distinzione di genere”. Se una reazione c’ e’, avviene nel 50% dei casi da parte degli insegnanti, nel 44% da parte dei ragazzi. Le situazioni di offesa verbale o fisica o di discriminazione hanno riguardato per il 41% le persone omosessuali, per il 33% ragazze e per il 31% immigrati. I luoghi in cui avvengono i fatti sono soprattutto le aule, ma anche altri spazi scolastici, come i corridoi.