Presentazione del Rapporto sulla Qualità della scuola in Lombardia, la Web-cronaca

Alle 11 prende avvio la conferenza stampa di presentazione del Rapporto che Tuttoscuola ha dedicato alla Lombardia.

Dopo un breve saluto rivolto ai numerosi partecipanti dalla preside dell’istituto Setti Carraro che ospita l’evento prende la parola il direttore di Tuttoscuola, Giovanni Vinciguerra, che illustra le caratteristiche del Rapporto Lombardia. La Regione è in crescita: ora seconda a livello nazionale, mentre era terza nela Rapporto nazionale 2011. Ben 11 delle 12 Province lombarde conseguono un punteggio superiore a quello medio nazionale (fa eccezione Como).

La Lombardia fa bene in quasi tutti gli indicatori (96), ma non mancano le eccezioni, che serviranno ai decisori politici per orientare le loro scelte a livello nazionale (cui competono le decisioni, per esempio, in materia di organici)e a livello locale (regionale, provinciale e comunale).

Da notare che le performance dei Comuni medio piccoli sono migliori di quelle dei Comuni più grandi, un dato che va rapportato alla loro migliore governabilità.

Vinciguerra mostra poi alcune slides che presentano le due graduatorie finali, quella delle Province e quella dei Comuni. La Provincia di Lodi è in testa (ma lo era anche nella graduatoria nazionale del Rapporto 2011), subito dopo viene la Provincia di Milano.

Nelle prime due macroaree (Strutture e risorse e Oranizzazione e servizi), ma soprattutto nella seconda, la Lombardia ottiene risultati eccellenti. Nella terza (Condizioni del personale) i risultati sono meno buoni (pesano assenze e precariato) ma ottimi sono quelli relativi ai trasferimenti: contrariamente a luoghi comuni molto diffusi risulta che gli insegnanti stanno volentieti in Lombardia, e si trasferiscono meno di quelli di altre Regioni.

Prende quindi la parola il direttore generale dell’USR Lombardia Francesco De Sanctis, un dirigente di grande esperienza giunto recentemente alla guida dell’USR dopo aver esercitato la stessa funzione per sei anni nella regione Piemonte. I buoni risultati nei vari indicatori, nota De Sanctis, si devono anche a una lunga tradizione di efficienza e buona amministrazione da parte degli Enti locali, e a una buona collaborazione con l’Amministrazione scolastica, oltre che all’ottima qualità del servizio reso da molte scuole.

Alcuni dati meno positivi, come quelli della dispersione e dei risultati scolastici, vanno interpretati:: nel primo caso incide la presenza di un solido sistema di formazione professionale, che attrae studenti dalle scuole, nel secondo va tenuto presente che i dati comparativi nazionali (Invalsi) e internazionali (Pisa, IEA) premiano la qualità della scuola lombarda assai più delle valutazioni che vengono date a livello locale dagli insegnanti: quelli lombardi sono evidentemente più severi e ‘avari’ rispetto ai colleghi che insegnano in altre Regioni.

Il direttore dell’USR, rivolgendosi ai molti dirigenti scolastici presenti, annuncia che le iscrizioni online stanno procedendo bene, e che anche in questo campo la Lombardia è avviata a confernare la qualità del proprio sistema scolastico.

Prende quindi la parola l’assessore regionale all’istruzione, formazione e lavoro Valentina Aprea.

Nel suo intervento l’assessore Valentina Aprea ringrazia caldamente Tuttoscuola per il lavoro fatto: gli elementi di migliore conoscenza della realtà della scuola lombarda, dice, sono un aiuto fondamentale per i decisori politici e gli stessi operatori scolastici. “Solo con una maggiore consapevolezza delle ragioni specifiche che sono alla base della qualità del servizio scolastico si possono programmare le priorità d’intervento. Anche per quelle variabili che non sono di responsabilità del livello decisionale locale: per esempio quelle riguardanti gli organici, che dipendono da scelte politiche e amministrative nazionali”.

 

Proprio perché il miglioramento della qualità è il nostro primo obiettivo, aggiunge l’assessore, la valutazione esterna e l’autovalutazione sono elementi ormai non più procrastinabili. “Per questo a livello regionale abbiamo dato il via al rating degli operatori accreditati alla formazione ed al lavoro”.

Dal rapporto emergono molte conferme: la Lombardia è un territorio molto ricco e dinamico, che sa investire sulla scuola ed è attento all’innovazione. Negli ultimi 5 anni la tecnologia è entrata prepotentemente nelle scuole: negli istituti del secondo ciclo si arriva in media a 246 pc per scuola; cinque anni fa si era fermi a 75 (+228%). Fortissimo l’incremento anche nel primo ciclo: si è passati da 13 a 81 pc per istituto (+523%).

Anche gli indicatori di supporto al diritto allo studio fanno svettare la Lombardia rispetto alla media nazionale. Non posso non citare l’investimento di Regione Lombardia con Dote Scuola: modalità innovative di assegnazione dei contributi prima dell’inizio delle lezioni, più semplici e ormai ampiamente diffuse, con l’utilizzo dei buoni, hanno consentito di portare i beneficiari delle scuole statali da 30mila del 2007 a oltre 230mila studenti per un investimento annuo di oltre 30 milioni di euro.

Aprea pone poi l’accento su alcuni problemi che rischiano di vanificare l’impegno della scuola lombarda: il più grave è il blocco del concorso a dirigente scolastico: se non viene risolto, l’anno scolastico prossimo mancheranno ben 700 dirigenti. Quanto ai risultati scolastici Aprea esprime la sua convinta preferenza per sistemi di valutazione oggettivi e prevalentemente esterni, che renderebbero più visibile la qualità e i meriti della scuola lombarda. Sulla base delle comparazioni internazionali, la Lombardia sarebbe ai primi posti delle classifiche Ocse e IEA.

Concludendo Aprea auspica di poter continuare il lavoro svolto fino ad ora a livello regionale con un programma di legislatura che consenta di fare ulteriori passi avanti con alcune priorità:

Creare un nuovo patto tra sistema educativo e imprese

Il futuro occupazionale dei giovani dipende primariamente da un efficiente raccordo e dall’integrazione tra sistema di istruzione e formazione rinnovati e il mercato del lavoro.

Il disallineamento tra competenze formative e mercato del lavoro regionale impone di identificare azioni davvero capaci di favorire l’incontro fra i bisogni formativi espressi dal sistema economico e le competenze effettivamente generate dal sistema di formazione ed istruzione, come stage di alternanza scuola-lavoro e apprendistato;

Costituire reti tra enti di formazione, istituti scolatici, imprese, centri di ricerca e Università per la creazione di Cluster Tecnologici, Poli tecnico-professionali e  Comitati Tecnico Scientifici territoriali;

Attivare tutte le possibilità dell’Alto Apprendistato: nella scuola secondaria superiore, nei corsi di Istruzione Formazione Tecnica Superiore (IFTS), di Istruzione Tecnica Superiore (ITS), nei corsi di Laurea, Master e Dottorati

Potenziare l’offerta formativa di corsi di IFTS e ITS per collegare le filiere produttive di eccellenza lombarda alle filiere formative

Creare un sistema regionale di orientamento per consentire ai giovani ed alle loro famiglie quei percorsi di studio che sono più vicini ai bisogni del tessuto territoriale e produttivo e economico

Promuovere nelle scuole secondarie superiori l’organizzazione ed erogazione di servizi di orientamento e intermediazione, favorendo misure per l’inserimento nel mondo del lavoro.

Realizzare un ambizioso programma di rinnovamento degli edifici scolastici, degli spazi, delle attrezzature, mettendo al centro la tecnologica ed il risparmio energetico.

La sfide che ci aspettano“, conclude Aprea, “vanno affrontate con speranza e ottimismo, e personalmente sono convinta che ogni crisi apre un’opportunità. Dobbiamo avere la lungimiranza di guardare al futuro del nostro Paese e considerare la scuola l’investimento primario per lo sviluppo del capitale umano, vera ricchezza della nostra società“.