Tuttoscuola: Turismo scolastico

Calendario scolastico ‘turistico’: no delle Regioni

L’idea del ministro Rutelli di cercare blocchi di vacanze scolastiche omogenei all’interno dei diversi calendari scolastici regionali ha trovato l’opposizione di alcune regioni (Lombardia e Sicilia) non disposte a rinunciare nemmeno in parte all’autonomia decisionale che la legge riconosce loro.

Complice certamente il clima elettorale, il veto delle regioni di centrodestra è stato un no perché no, nell’intento di non concedere alcun favore a Rutelli, anche se nell’immediato non potrebbe esserci alcun cambiamento in quanto la richiesta riguarderebbe i calendari scolastici 2008-2009. La stessa idea di un voucher turistico per famiglie non abbienti, da spendere in bassa stagione, è stata bollata come propaganda elettorale, anche se la sua gestione competerebbe al prossimo Governo.

Mentre le Regioni del centro sinistra sembrano intenzionate a sperimentare calendari scolastici coordinati e omogenei per corrispondere ad una idea-Paese per il turismo, i sindacati della scuola, a cominciare dalla Cisl-scuola, non nascondono perplessità e preoccupazioni per i possibili contraccolpi sull’attività scolastica e sul lavoro degli insegnanti.

La Uil scuola chiede che non siano assunte decisioni affrettate e, soprattutto, di evitare che la scuola passi in secondo piano; il sindacato di Di Menna sottolinea anche come “puntare a dare fiato al turismo nel periodo di Pasqua e nei ‘ponti’ può creare difficoltà alle famiglie che non si possono permettere settimane bianche e ferie extra”. “Si evitino quindi soluzioni pasticciate – è la conclusione – e le Regioni, prima di fissare il nuovo calendario scolastico, procedano a una consultazione che tenga conto sia degli aspetti didattici che della ricaduta sulle famiglie”.

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