Buona Scuola, leggi il testo dello schema di decreto sul reclutamento e la formazione iniziale degli insegnanti

I decreti legislativi della Buona Scuola approvati dal Consiglio dei Ministri dello scorso 7 aprile sono stati emanati dal Presidente della Repubblica, ma rimangono in attesa di pubblicazione. Tuttoscuola però può darvi in esclusiva i testi della versione “bollinata” degli schemi dei decreti legislativi attuativi delle deleghe di cui alla legge n. 107 del 2015, articolo 1, comma 181, lettere dalla b) alla i) che sono stati all’attenzione del Quirinale. Partiamo dallo schema di decreto relativo al reclutamento e alla formazione iniziale degli insegnanti, ma nel pomeriggio e nei giorni seguenti pubblicheremo anche i restanti 7.

Schemi dei decreti legislativi attuativi della Buona Scuola, clicca qui e leggi il testo di quello sul reclutamento e la formazione iniziale degli insegnanti

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Schema di decreto reclutamento e formazione iniziale degli insegnanti, i punti principali

Nei giorni scorsi il Miur ha pubblicato degli approfondimenti relativi ad ogni schema di decreto, In particolare, per quanto riguarda quello sul reclutamento e sulla formazione iniziale degli insegnanti, apprendiamo che i punti qualificanti sono:

Cambia il modo con il quale si diventa insegnanti nella scuola secondaria
Il nuovo modello toglie gli sbarramenti all’ingresso, lasciandone uno solo: quello del necessario superamento di un concorso pubblico, nel rispetto della programmazione del fabbisogno delle scuole.

I neo-laureati potranno partecipare ai concorsi, che saranno banditi con cadenza biennale, purché abbiano superato alcuni esami, per 24 crediti in totale, di pedagogia e didattica.

I vincitori dei concorsi saranno avviati ad un percorso triennale di formazione, tirocinio e inserimento nella funzione docente. Saranno pagati a partire dal primo anno, nel quale studieranno per fare gli insegnanti, seguendo un percorso di specializzazione universitario che li formerà sulle materie antropo-psico-pedagogiche e sulle metodologie didattiche. Il secondo anno continueranno a formarsi, faranno tirocini nelle scuole e cominceranno a svolgere la professione, per brevi periodi, da supplenti, percependo il relativo stipendio in aggiunta alla “borsa”. Il terzo anno sarà affidata loro la responsabilità piena di una classe, dal primo settembre al 31 agosto, e avranno lo stipendio pieno di un docente. In questo anno saranno anche valutati sul campo. Superata la valutazione, diverranno docenti di ruolo.

Il decreto prevede anche una fase transitoria, per dare una risposta alle aspettative di chi ha già acquisito una abilitazione all’insegnamento o ha lavorato per tanti anni nelle scuole. Per alcuni anni, parte dei posti disponibili saranno riservati a queste categorie, ferma restando la loro valutazione sul campo per un periodo di almeno un anno prima dell’immissione in ruolo.