Botta e risposta tra Puglisi (PD) e Gelmini

Il libro dei sogni del ministro Gelmini contrasta con la drammatica realtà della scuola e dei problemi che si riverseranno sulle famiglie” aveva commentato, dopo la conferenza stampa del ministro a Palazzo Chigi, Francesca Puglisi sull’Unità in un articolo dal titolo “Un ministro senza vergogna”,

La responsabile scuola del Pd aveva anche aggiunto che “Le bugie del Ministro saranno smascherate dai genitori che scopriranno quanto preziosi erano i bidelli tagliati che non lasciavano in stato di abbandono i bambini della primaria mentre andavano in bagno o che dovranno accettare che il figlio con disabilità non ha più diritti uguali di apprendimento perché avrà pochissime ore di sostegno. Di fronte alle dichiarazioni in libertà della maggioranza, la decenza impone di ricordare che il Governo di centrosinistra aveva fatto diventare legge l’assunzione in ruolo di 150.000 precari della scuola“.

La Gelmini ha replicato alla Puglisi, affermando che “Il dramma di chi è senza lavoro non può essere preso a pretesto per polemiche strumentali, né si danno risposte concrete spargendo demagogia a piene mani” e ha aggiunto: vorremmo invitare la responsabile scuola del Pd a rileggersi con più attenzione quella finanziaria che, a suo dire, avrebbe fatto diventare legge l’assunzione in ruolo di 150mila precari. La rilegga, e vedrà quali e quante condizioni venivano poste per la ‘concreta fattibilità di quella norma, definita ‘comunque di carattere programmatico’ dalla stessa relazione tecnica di accompagnamento. Prova ne sia – ha aggiunto Gelmini – che lo stesso ministro di allora, nel 2008, non ottenne dal ministro dell’Economia l’autorizzazione necessaria per le assunzioni, tanto che non riuscì a farne nemmeno una!

In effetti, le 25 mila immissioni in ruolo di quell’anno furono autorizzate dal nuovo ministro dell’economia, Tremonti, subentrato a Pado Schioppa.

Altro che numeri in libertà, continua la Gelmini: in libertà sono le parole di chi non vede la drammaticità di una situazione segnata da uno scarto insostenibile fra domanda e offerta di lavoro.

La decenza invocata dalla Puglisi imporrebbe di abbandonare, su questi temi, i toni irresponsabili che troppo spesso vengono usati da chi non vuol vedere la realtà. La realtà è che anche il governo Prodi era ben consapevole della necessità di ridurre il personale impiegato nella scuola. Chi straparla di licenziamenti di massa dovrebbe sapere che nella riduzione di posti da noi attuata rientrano almeno 20.000 tagli decisi dal governo precedente. Invitiamo l’opposizione, se davvero vuol dare un contributo positivo a risolvere i problemi della scuola, a riprendere alcune delle sue stesse elaborazioni e proposte, vedi ‘Quaderno Bianco’, e ci troverà disponibili a ragionare senza pregiudizi, come abbiamo dimostrato di saper fare, ad esempio, con la riforma dei tecnici e dei professionali, dando continuità ad un lavoro avviato dal precedente ministro“.

Con lo stesso spirito di attenzione e disponibilità vogliamo affrontare la questione dei precari: sui numeri veri, non quelli esasperati ad arte, abbiamo messo a punto lo scorso anno, d’intesa con i sindacati, misure di emergenza, ispirate alla logica degli ammortizzatori sociali, misure che trovano conferma anche in quest’anno scolastico, per rendere meno pesante una perdita del lavoro che faremo di tutto affinché sia solo temporanea. Questi sono fatti, e non parole in libertà.