Bonus di 18 punti ai ‘precari’: sì del CNPI

Si avvia a conclusione, fatte salve possibili code giudiziarie, la vicenda dello scontro tra “precari” e “sissini”. Il CNPI ha dato parere favorevole, con un solo voto contrario, al decreto ministeriale col quale viene modificata la tabella di valutazione dei titoli per l’aggiornamento delle graduatorie permanenti del personale docente per l’anno scolastico 2003-2004: ai vecchi abilitati saranno assegnati 18 punti, che sommati ai 24 da molti di loro acquisiti per i due anni di insegnamento precario coincidenti con i due anni di durata dei corsi SSIS, danno un totale di 42 punti, contro i 30, attribuiti ai “sissini”.

Il ministro Moratti ha così dato soddisfazione al vasto e trasversale schieramento parlamentare che aveva sostenuto la causa dei “precari” (210.000 interessati) approvando un ordine del giorno con il quale invitava il Governo a equiparare il punteggio loro riservato con quello attribuito ai “sissini”. L’equiparazione non è stata totale (si sarebbero dovuti dare 24 punti), ma non c’è dubbio che la partita è stata perduta dai “sissini” e dai loro sostenitori, in primo luogo le università, che avevano gestito le scuole di specializzazione. E infatti la Conferenza dei Rettori ha immediatamente protestato per il “drammatico arretramento nelle graduatorie” che si prospetta per i “sissini”.

La sottosegretaria Aprea, che li aveva lungamente sostenuti, alla fine si è dovuta rassegnare alle superiori ragioni politiche “pro precari” delle quali il ministro Moratti è stata costretta a farsi carico, anche per le forti pressioni su di lei esercitate da settori della stessa maggioranza di governo, UDC in testa.