Barriere architettoniche nelle scuole. Al Nord le situazioni migliori. C’è un piano di miglioramento
Il ministro dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara, in occasione della giornata internazionale delle persone con disabilità, ha dichiarato, tra l’altro, “abbiamo anche avviato un grande piano di abbattimento delle barriere architettoniche nelle scuole (…)”
È sicuramento da apprezzare l’impegno espresso per un settore che merita più attenzione di quanto registrato in passato. Infatti la situazione ereditata dai precedenti governi è gravemente carente, ed è quanto mai opportuna l’inversione di tendenza che è stata annunciata, grazie anche ai fondi del Pnrr e non solo.
Tuttoscuola ha effettuato, in esclusiva, una approfondita ricognizione sullo stato delle barriere architettoniche, registrato sul Portale unico del MIM per l’anno scolastico 2023/24, e ha rilevato la situazione che segue.
La crescente presenza di alunni con disabilità, che nell’anno scolastico 2025-26 nelle scuole statali ha raggiunto le 350mila unità (mediamente un alunno disabile ogni 20), sollecita il superamento delle barriere architettoniche, come previsto dall’art. 24 della legge 104/1992.
Il superamento delle barriere architettoniche si rende necessario per tutti gli alunni con disabilità, ma, in particolare, per quelli con disabilità sensoriale o fisica.
È opportuno precisare che l’incidenza dei servizi igienici per disabili e delle porte a norma è riferita alla totalità degli edifici (39.993), mentre l’incidenza delle scale a norma e degli ascensori è riferita soltanto agli edifici strutturati su più piani (29.639).
Nella situazione del superamento delle barriere per l’anno scolastico 2023-24 negli edifici scolastici che accolgono scuole statali riportata di seguito, ci si riferisce ai servizi più significativi (non vengono considerati aspetti secondari non rilevanti). Di seguito:
a) Scale a norma per disabili: 22.093 su 29.639 edifici scolastici su più piani (74,5%)
b) Porte a norma per disabili: 28.437 su 39.993 edifici scolastici (71,1%)
c) Ascensori/Servoscale: 15.961 su 29.639 edifici scolastici su più piani (53,9%)
d) Servizi igienici per disabili: 27.131 su 39.993 edifici scolastici (67,8%)
a) Scale a norma per disabili
La rilevazione è riferita soltanto agli edifici dotati di scale per salire ai piani superiori.
L’elevata percentuale di scale a norma per disabili è probabilmente dovuta, in parte, alla strutturazione dell’edificio già in sede di costruzione senza interventi successivi di adattamento.
Può valere forse anche per le porte.
b) Porte a norma per disabili
L’elevata percentuale di porte a norma per disabili è probabilmente dovuta, in parte, alla strutturazione dell’edificio già in sede di costruzione senza interventi successivi di adattamento, come ipotizzato anche per le scale.
Il divario territoriale non è molto accentuato, ma, comunque, evidenzia ancora una volta la differenza Nord-Sud. Ancora una volta, Aosta si colloca al primo posto con quasi il 96% di edifici scolastici con porte a norme per alunni disabili, mentre la Campania con la Calabria resta ampiamente sotto il 50% di edifici con le porte a norma.
c) Ascensori per disabili e servoscale/piattaforme elevatrici
Il 26% degli edifici scolastici è ubicato al piano terra e, pertanto, l’accesso alle aule può avvenire direttamente al piano, mentre il restante 74%, pari a 29.639 edifici su 39.993, richiede l’accesso tramite scale e, per gli alunni con disabilità motorie o sensoriali, tramite ascensore o servoscale oppure mediante piattaforme elevatrici. Il particolare servizio degli ascensori o piattaforme elevatrici viene predisposto dagli Enti Locali proprietari o con responsabilità di gestione di edifici privati in locazione.
Il divario Nord – Sud si conferma anche per questo particolare servizio, con Aosta, ancora una volta al primo posto, mentre la Campania registra solamente meno di un quarto degli edifici scolastici dotati di ascensore o di altra apparecchiatura elevatrice. Anche la Calabria registra una percentuale molto bassa di ascensori, pari a poco meno di un terzo degli edifici che ne sono dotati.
d) Servizi igienici per disabili
L’adattamento dei servizi igienici per l’utilizzo da parte di alunni con disabilità richiede interventi onerosi da parte dei comuni e delle Province, proprietari degli edifici, anche in considerazione del fatto che spesso in uno stesso edificio possono esservi più servizi igienici ai diversi piani e per diverse classi.
Questa, in sintesi, la situazione di tutti i 39.993 edifici scolastici, registrata sul Portale unico del MIM per il 2023-24:
Gli interventi per adattare i servizi igienici all’utilizzo da parte di alunni con disabilità registrano, ancora una volta, un significativo divario tra Nord e Sud.
Aosta sfiora il 96% di servizi igienici messi a norma, mentre Campania e Calabria non raggiungono nemmeno il 45% di edifici con servizi igienici adattati all’utilizzo dei disabili.
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