Bachelet: nell’attesa del nuovo sistema, avanti subito con il concorso/1

Giovanni Bachelet, responsabile del Forum sulla scuola del PD, e firmatario dell’emendamento, precisa a Tuttoscuola che “l’emendamento non riapre niente. Ammette alle graduatorie ad esaurimento docenti che secondo le vigenti norme sono stati abilitati ma risultano invece esclusi a causa di incongruenze del legislatore e dei governi. Per gli abilitati in alcune di queste discipline rappresenterà una reale possibilità di insegnamento perché le corrispondenti graduatorie sono povere di insegnanti (e in tal caso farà bene anche alla qualità della scuola), per altri sarà solo un atto di equità che consentirà di mettersi in coda in graduatorie affollate cui hanno diritto come altri che già ci stanno. L’emendamento si limita a garantire, prima dell’entrata in vigore del nuovo TFA, pari opportunità ai titolari di abilitazione all’insegnamento, evitando che categorie come gli insegnanti di strumento musicale o i laureati in scienze della formazione primaria siano tagliati fuori da una normativa irrazionale. Non è colpa nostra se in tre anni e mezzo la Gelmini ha usato solo metà della delega di Fioroni (la parte che riguarda la formazione iniziale degli insegnanti) senza usare l’altra metà (la parte che riguarda il reclutamento”.

Già ad agosto Bachelet ed altri avevano rivolto al precedente ministro la richiesta di bandire, dopo oltre dieci anni, il primo concorso pubblico che, sulla base del merito, consentisse finalmente tanto l’accesso ai giovani meritevoli finora esclusi dall’insegnamento, quanto la riduzione dell’attesa in coda per quanti, già in graduatoria, intendano cimentarsi.