Assunzioni e concorsi rinviati, prove tecniche di riduzione del personale?

Concorso per dirigenti scolastici che non decolla, immissioni in ruolo dei docenti nemmeno a parlarne: perché l’Amministrazione scolastica, contraddicendo diversi impegni formalmente assunti, ha fermato la macchina del reclutamento nella scuola?
La ragione di questi che sembrano formalmente dei rinvii di operazioni da farsi a tempi migliori sembra dettata da ragioni di bilancio e di alleggerimento della spesa per l’istruzione almeno per il 2002. Ma noi riteniamo che i costi per il personale a tempo determinato che dovrà sostituire i mancati docenti di ruolo non determineranno sostanziali risparmi nell’anno. Neanche l’utilizzo di presidi incaricati invece dei dirigenti scolastici, aggiungiamo, produrrà sostanziali risparmi rispetto al costo di dirigenti di ruolo, vista la nuova entità dell’indennità per funzioni superiori e la nomina di supplenti al posto degli incaricati.
Quindi? La ragione del mancato reclutamento potrebbe essere un’altra: non vincolare l’amministrazione alla rigidità di organici completi di personale per avere le mani libere per possibili interventi di riforma.
Ecco allora che le 10.500 istituzioni scolastiche attualmente funzionanti potrebbero essere drasticamente ridotte di numero, utilizzando i dirigenti scolastici attuali o poco più. Anche gli organici dei docenti, viste le recenti censure della Corte dei Conti per l’eccedenza dei costi del 2001 (6 miliardi di euro) e il disavanzo di spesa in corso per il 2002 (1 miliardo di euro già accertato, e non sono da escludere ulteriori sorprese), dovuti in entrambi i casi soprattutto al peso del personale, potrebbero avere bisogno di sfoltimento.
Meglio dunque contenere il numero del personale di ruolo e tenersi flessibilità e spazi di manovra utilizzando temporaneamente personale con rapporto di lavoro provvisorio. Questo probabilmente il ragionamento sotteso a certe scelte dilatorie.