Assunzione precari/1. I sindacati: "non basta"

Dopo l’approvazione del decreto legge per l’immediata immissione in ruolo di 35 mila docenti e 5 mila precari, lo Snals, che, come gli altri sindacati aveva richiesto ben altra quota di assunzioni, “pur prendendo atto che il Ministro Moratti si è adoperata per un numero molto maggiore di immissioni in ruolo di quello approvato dal Consiglio dei Ministri“, non intende smobilitare e sposta ora la sua attenzione sul Parlamento per ottenere, in sede di conversione in legge del provvedimento, miglioramenti per far fronte alla pesante situazione del precariato, “invitando tutte le forze parlamentari ad assumersi precise responsabilità” per la stabilità del personale. Anche la FLC Cgil annuncia battaglia in Parlamento per integrare ampiamente il provvedimento, dichiarando, tra l’altro, che “desta poi scandalo che una legge (Legge 143/’04), che impegnava il Governo, fin dal giugno 2004, a predisporre un piano triennale di nomine in ruolo per coprire TUTTI i posti vacanti nella scuola, sia bellamente ignorata. Siamo di fronte alla sconfessione di una scelta del Parlamento con la quale si intendeva azzerare il precariato docente ed ata della scuola ed è inaccettabile ‘l’amnesia’ che ha portato il Governo a cancellare decine di migliaia di lavoratori evidentemente considerati figli di un dio minore“. Anche la Cisl-scuola, che evidenzia come “il messaggio mediatico enfaticamente annunciato nei mesi scorsi delle 200.000 assunzioni in ruolo nella scuola è rimasto solo uno spot pubblicitario“, punta ora gli occhi sul Parlamento, perché “l’esecutivo deve ora dimostrare capacità di governo per garantire la rapida conversione in legge del decreto, evitando improprie incursioni che peggiorino o ritardino il provvedimento“.