Approvato l’ultimo atto della riforma. Missione compiuta, o…?

Il Consiglio dei Ministri ha approvato in prima lettura lo schema dell’ultimo decreto legislativo di attuazione della Riforma Moratti, quello relativo al secondo ciclo di istruzione.

Si tratta di una tappa importante, ma vi è ancora molta strada da compiere perché il progetto riformatore sia definitivamente approvato e realizzato.

E non sarà certamente cosa semplice e facile, nonostante lo sforzo prodotto per arrivare a questo atto conclusivo.

Lo schema di decreto dovrà passare in Conferenza unificata, dove con tutta probabilità troverà l’agguerrito fronte di opposizione dei nuovi rappresentanti delle Regioni. Ma anche le Commissioni parlamentari non saranno tenere nei confronti del progetto, come hanno lasciato intendere gli stessi responsabili scuola dei partiti di maggioranza che hanno rinviato a quella sede le proposte di modifica e integrazione dell’impianto progettuale che dovrebbe riformare dalle fondamenta la scuola secondaria superiore e costruire il nuovo sistema di istruzione e formazione regionale.

Poi, se tutto andrà bene, a decreto legislativo approvato (tassativamente entro metà ottobre prossimo), comincerà l’opera titanica di dare attuazione alla riforma del 2° ciclo che dovrebbe trovare graduale applicazione dal 2006-07, una data che molti già considerano troppo ravvicinata per preparare l’intero sistema e le famiglie al cambiamento.

Ma soprattutto il ministro Moratti (o il suo successore) dovrà recuperare un ampio consenso tra gli insegnanti che, anche attraverso le loro rappresentanze sindacali, si sono finora dimostrati piuttosto critici verso il progetto.

Il progetto è stato steso ma la riforma è tutta da costruire.