Antonioni: oggi Roma gli rende omaggio in Campidoglio

Si terranno domani a Ferrara i funerali del maestro del cinema, Michelangelo Antonioni scomparso l’altro ieri sera all’età di 94 anni.

Vero e proprio monumento del cinema mondiale, Oscar alla carriera nel 95, si mise in evidenza con il primo lungometraggio di finzione ‘Cronaca di un amore’ (1950) Nastro d’argento speciale “per i valori umani e stilistici”. Nel 1956 vince il Nastro d’argento per la miglior regia e il Leone d’argento a Venezia con ‘Le amiche’ (1955), ma è con la trilogia ‘L’avventura’ (1960), ‘La notte’ (1960) e ‘L’eclisse’ (1961) che si impone all’attenzione internazionale.

Con questi film Antonioni guadagna numerosi riconoscimenti tra cui il premio speciale della giuria al Festival di Cannes (1960/62) e l’Orso d’oro a Berlino (1960). Nel 1964 abbandona il bianco e nero e realizza il suo primo film a colori ‘Deserto rosso’ che a Venezia vince il Leone d’oro e il premio Fipresci. Con ‘Blow Up’ (1966) riceve la sua prima e unica candidatura all’Oscar come regista (ne riceverà uno alla carriera nel 1995) e vince la Palma d’oro a Cannes. Del 1970 è invece ‘Zabriskie Point’. Nel 1983 gli viene conferito il Leone d’oro alla carriera.

Rimasto lontano dal set per diversi anni in seguito a un ictus che gli toglie l’uso della parola, da cui è colpito all’inizio degli anni ’80, vi ritorna nel 1994 con l’aiuto di Wim Wenders insieme al quale realizza ‘Al di là delle nuvole’, vincitore del premio Fipresci a Venezia. Per lungo tempo legato all’attrice Monica Vitti, protagonista di molti suoi film, dal 1986 era sposato con Enrica Fico. Nel 2004 aveva scritto e diretto ‘Il filo pericoloso delle cose’, episodio del trittico ‘Eros’ a fianco dei colleghi Steven Soderbergh e Wong Kar-wai. Sempre nel 2004 aveva diretto il documentario ‘Lo sguardo di Michelangelo’, che rimane la sua ultima opera.