Alla ricerca disperata di supplenti che dicono no

Uffici di segreteria e collegi docenti dicono: basta! Le segreterie delle scuole elementari chiedono la modifica delle regole di chiamata dei supplenti, soprattutto nella scuola elementare.
Le disposizioni introdotte dal regolamento sulle supplenze brevi dei docenti hanno reso drammatica la chiamata del mattino, quando c’è un titolare da sostituire. Per quale ragione?
A differenza di qualche anno fa, quando i supplenti dell’elementare potevano chiedere l’iscrizione a due soli circoli didattici, ora possono chiedere l’iscrizione a 30 graduatorie diverse (10 direzioni e 20 comprensivi). Prima, in caso di rifiuto della proposte di supplenza, venivano messi in coda alla graduatoria; ora non corrono alcun rischio, perché il rifiuto è consentito senza penale alcuna.
Sembra proprio una disposizione fatta pensando più ai diritti dei docenti supplenti che a quelli dei titolari, o del personale di segreteria o, scusate l’incomodo, degli alunni.
Succede quindi che le segreterie, al mattino, passano ore alla ricerca di un supplente, di graduatoria in graduatoria. Capita che l’addetto della segreteria a volte trascorra l’intera mattinata in contatti telefonici che si risolvono spesso con rifiuti (i giorni sono pochi, il tempo pieno non mi piace, oggi non ho tempo, sono già impegnata, non accetto più perché ho un’offerta migliore).
Intanto la classe è scoperta, o vigilata da un bidello, oppure ospitata a gruppi in altra classe. Un bel disservizio insomma, tanto che qualche dirigente scolastico si è stancato e ha deciso di non seguire le nuove procedure di chiamata. Un recente ordine del giorno del CNPI ha chiesto il rispetto delle procedure per le nomine dei supplenti. Il Miur dovrà ora prendere posizione e, ci si augura, modificare quelle regole per garantire prima di tutto il diritto degli studenti. Vorrà e potrà farlo?