Addio alle graduatorie permanenti

Tra tre anni, dopo aver immesso in ruolo 150 mila docenti precari, ed avere, quindi, abbondantemente ridotto la consistenza delle attuali graduatorie permanenti e delle graduatorie degli idonei dei concorsi da cui l’Amministrazione attinge – in quote uguali del 50% l’una – per il reclutamento degli insegnanti statali, le graduatorie cesseranno di avere efficacia.

Non vi saranno più né graduatorie permanenti né graduatorie degli idonei dei passati concorsi per titoli ed esami.

Lo prevede l’art. 66 del disegno di legge per la Finanziaria 2007, varato dal Consiglio dei Ministri.

Non vi dovrebbero essere più assunzioni di precari dal 2010 (il condizionale è d’obbligo in questa materia che da decenni vede rinascere dalle proprie ceneri nuovi precari e nuova instabilità di organici).

Nel frattempo, per i prossimi tre anni e a cominciare dal 2007-2008, le graduatorie permanenti continueranno ad essere aggiornate con nuovi punteggi per chi è già iscritto e con nuove immissioni per chi ne ha titolo, come ad esempio gli specializzati delle Ssis.

Ad evitare contrasti e contenziosi e in vista dei prossimi aggiornamenti, la Finanziaria ha previsto però la cancellazione immediata dei punteggi per servizio in scuole di montagna (che avevano creato reazioni e malcontento), previsti dal punto B. 3 lettera h) della tabella dei titoli allegata alla legge 143/2004.