Altro che cronaca! Investire investire, investire

Lettera aperta del Cip (Insegnanti Precari). In essa riparlando di attualità e di demonizzazione si insiste “Per rilanciare la scuola bisognerebbe investire, investire, investire. Farlo una prima volta rilanciando la qualità, la meritocrazia e la competitività sulla scorta di regole coerenti e chiare. Una seconda volta garantendo la continuità didattica con la stabilizzazione del personale docente che, in assenza di provvedimenti tempestivi, si prevede sia costituito dal prossimo anno per il 25% da personale precario. Una terza volta facendo quadrato con famiglie ed istituzioni perché si realizzi uno sforzo comune finalizzato alla crescita personale, civile e culturale dei giovani. Invece i segnali che arrivano da Roma sono avvilenti. Il ministro è ostaggio di un vacuo narcisismo personale prima ancora che politico.

I suoi primi dieci mesi li ha passati a smontare col “cacciavite” parte della sciagurata riforma Moratti e a fare poco altro ancora. Sulla carta ha varato un programma triennale per l’immissione in ruolo di 150.000 precari, così da portare ad esaurimento le graduatorie e debellare la vergogna della precarietà nella scuola. In concreto, non ha provveduto – per troppi mesi – a reperire i fondi occorrenti alla retribuzione dei supplenti e, con la circolare ministeriale n.19/07, ha fatto sparire 14.500 cattedre in attuazione della legge finanziaria, consentendo l’ulteriore immissione di 20.000 nuovi abilitati nelle graduatorie. In compenso non ha fatto l’unica cosa che ci si aspettava: la definizione dei contingenti di immissione in ruolo per l’anno 2007/2008. In assenza, la scuola prossima ventura avrà per i 55.000 certezze in meno (pari ai pensionamenti 2007) ed oltre 200.000 precarietà di troppo. Non riuscendo per inerzia a governare il futuro si sfoggia decisionismo in cronaca”.