Il regolamento delle supplenze non piace ai sindacati

Dopo mesi e mesi di elaborazioni e confronti, il nuovo regolamento per le supplenze sembra prossimo alla pubblicazione.

La bozza di decreto è stata trasmessa al Consiglio di Stato per il necessario parere, acquisito il quale il regolamento potrà essere varato in vista della sua applicazione – a quanto sembra – dal prossimo anno scolastico.

La bozza di regolamento non è piacuta ai sindacati di categoria che, in vario modo, hanno espresso critiche in merito.

Il sindacato Gilda afferma (www.gildains.it) che non è stata data risposta ad alcuni problemi già evidenziati. In particolare il sindacato contesta “la previsione di spartizione della cattedra del docente assente fino al raggiungimento di un orario settimanale di 24 ore.”

L’Uil-scuola ha informato che “è rimasto insoluto il punto di criticità relativo alla riduzione del numero delle sedi richiedibili, troppo limitato soprattutto per i docenti di scuola primaria“.

La Cgil-scuola, oltre alle critiche espresse dagli altri sindacati, aggiunge (www.flcgil.it) che “è di particolare gravità l’introduzione della valutazione dei servizi prestati nelle scuole non statali con contratti parasubordinati dell’intero periodo anziché per i giorni di effettivo servizio.”

La Cisl considera, altresì, squilibrati a favore del mondo universitario i punteggi attribuiti ai titoli culturali.