Dispersione/2. Il ‘prototipo’ di Indire

Secondo lo studio Indire le dieci caratteristiche che “impattano davvero” sulla riduzione della dispersione scolastica sono le seguenti:

1. La rete: fra le scuole, con le associazioni, con il territorio.

2. Conoscere i ragazzi: i gruppi funzionano se sono ‘selezionati’ bene tutti i membri che ne fanno parte e per farlo serve conoscere ognuno in maniera approfondita, andando a conoscerlo anche fuori dal contesto scolastico (qui entrano in gioco le associazioni).

3. Formazione dei docenti.

4. Interprofessionalità: lavorando con approcci diversi ma insieme, i docenti imparano dagli operatori delle associazioni e gli operatori imparano dai professori, in uno scambio reciproco e continuo in termini di conoscenza dei ragazzi e di competenze professionali.

5. Centralità dell’apprendimento: si collegano le attività extrascolastiche con quelle curricolari.

6. Continuità verticale: il curricolo verticale funziona, serve che i ragazzini più piccoli vedano che anche i grandi sono impegnati in attività simili alle loro, ci guadagnano in autostima e motivazione.

7. Accoglienza: vanno previsti e realizzati con cura momenti di accoglienza dei ragazzi, anche informali, ad esempio la mattina prima di entrare in aula, creando dei tempi-cuscinetto.

8. Portfolio: molti insegnanti lo vivono come un peso burocratico, ma il portfolio consente al ragazzo di vedere ciò che ha fatto, il suo percorso.

9. Coinvolgimento delle famiglie.

10. Indicatori di risultato: per capire dove si sta andando e correggere il tiro. Ne erano previsti 30, uguali per tutte le scuole, a cui ogni scuola poteva poi aggiungere indicatori specifici.

Per la costruzione di un prototipo di intervento, secondo i ricercatori Indire, la priorità dovrebbe essere accordata, oltre che agli indicatori di risultato, al coinvolgimento delle famiglie, al coinvolgimento dei territori, e alla cura della relazione tra docenti e studenti.

Alle dieci voci indicate nel ‘prototipo’ ne aggiungeremmo una, rivelatasi spesso decisiva per il successo delle iniziative anti-dispersione realizzate in passato con il sostegno dei Fondi europei: la disponibilità del dirigente scolastico, intesa come interesse per la tematica, entusiasmo, passione civile, possibilmente carisma.