Secondo ciclo/7. Un percorso a ostacoli
Anche ammesso che non intervengano problemi di tipo politico, il cammino della riforma del secondo ciclo appare difficoltoso. Basti considerare la serie di passaggi, adempimenti e scadenze che sarebbe necessario rispettare per poter avviare la riforma dal 1° settembre 2006, data indicata dal decreto legislativo. Ecco un elenco, certamente incompleto:
 – acquisizione dell’intesa delle Regioni sulle parti del decreto legislativo che riguardano il sistema di istruzione e formazione (ma le Regioni fanno sapere che vogliono l’intesa su tutta la legge, non si accontentano di esprimere un parere);
 – acquisizione del parere delle Commissioni parlamentari Cultura della Camera e del Senato, che potrebbero avanzare richieste di modifica con maggioranze trasversali già in parte annunciate;
 – approvazione in via definitiva del decreto entro il 17 ottobre 2005;
 – piano di comunicazione alle famiglie e alle scuole sulle caratteristiche dei nuovi licei e percorsi professionali, da realizzare in tempo utile per le iscrizioni all’a.s. 2006-2007 (dicembre 2005?);
 – disposizioni per le scuole, d’intesa con le Regioni, ai fini della scelta tempestiva dei nuovi percorsi liceali e/o professionali che esse intendono avviare (novembre 2005?)
 – piano di formazione in servizio del personale docente e dirigente;
 – accordi con i sindacati sulle materie riguardanti la formazione per la riforma, le classi di concorso, i docenti che operano nei due sistemi o a cavallo di essi, come potrebbe accadere nei “campus”;
 – indirizzi e informazioni alle case editrici per consentire la tempestiva preparazione dei libri di testo e degli altri supporti alla didattica.
									
                                 
                                 
                                
                                
							
		
		
		
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