
Laureati in Scienze viticole ed enologiche e Scienze e tecnologie alimentari esclusi dallinsegnamento delle proprie materie specialistiche nella scuola superiore
Riceviamo e pubblichiamo questo contributo da parte dell’Associazione Tecno.Food sull’esclusione dei laureati in Scienze viticole ed enologiche e Scienze e tecnologie alimentari esclusi dall’insegnamento delle proprie materie specialistiche nella scuola superiore.
Invitiamo i lettori a commentare il contributo e a proporre nuovi temi di discussione, scrivendoci come di consueto all’indirizzo dedicato la_tribuna@tuttoscuola.com.
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Laureati in Scienze viticole ed enologiche e Scienze e tecnologie alimentari esclusi dall’insegnamento delle proprie materie specialistiche nella scuola superiore
A fine luglio, il Consiglio dei Ministri ha approvato, in prima lettura, il regolamento per le nuove classi di concorso della scuola secondaria che verrà, verosimilmente, approvato definitivamente in tempo utile per bandire il nuovo concorso a cattedre previsto per dicembre.
Nonostante le sollecitazioni pervenute da tempo alle istituzioni da vari organismi ed enti a livello nazionale, dalle bozze dei documenti relativi, ed in particolare la Tabella A, si evince che i laureati magistrali in Scienze viticole enologiche ed in Scienze e tecnologie alimentari saranno esclusi dall’insegnamento di discipline per le quali risultano altamente qualificati.
In particolare, i laureati magistrali in Scienze viticole enologiche che si laureano presso il prestigioso corso interateneo del consorzio delle Università di Torino, Milano, Palermo, Foggia e Sassari, non potranno insegnare Viticoltura né Enologia nelle Scuole secondarie ad indirizzo tecnico agrario. Infatti, dalla bozza della tabella A emerge che l’insegnamento della disciplina di Enologia, al 5° anno dell’articolazione Viticoltura ed Enologia dell’Istituto Tecnico ad indirizzo Agraria, agroalimentare e agroindustria, viene assegnata in esclusiva alla nuova classe A-51 Scienze, tecnologie e tecniche agrarie (ex 58/A). I titoli di studio di accesso alla A-51 non prevedono la classe di laurea magistrale LM-70 Scienze e tecnologie alimentari (e lauree equiparate dei precedenti ordinamenti) ma ne prevedono altre, a titolo di esempio significativo, la LM-86 Scienze zootecniche e tecnologie animali.
I laureati magistrali della classe suddetta risultano, inoltre, esclusi dall’insegnamento delle discipline afferenti alla classe di concorso A-50 Scienze naturali, chimiche e biologiche e ciò non si spiega ragionevolmente, considerati i numerosi esami sostenuti in queste discipline, al pari di chi è laureato in Agraria o Scienze zootecniche (invece ammessi).
Appare pleonastico affermare che tali scelte siano prive di un fondamento logico ma appaiano, solamente, il frutto di un’anacronistica difesa di interessi corporativi.
L’Associazione Tecno.food richiede che il MIUR provveda ad emendare il testo della Tabella A, sanando, così come è ragionevole, le lacune dell’attuale bozza di regolamento per le nuove classi di concorso della scuola secondaria.
Fossano, 15 settembre 2015
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