Faraone: il futuro non aspetta

Il sottosegretario Davide Faraone, interpellato da Tuttoscuola in merito al Disegno di legge varato ieri dal Consiglio dei ministri, ci ha rilasciato la seguente dichiarazione.

La Buona Scuola non è più un’intenzione. Il provvedimento approvato dal consiglio dei ministri ha messo l’autonomia delle scuole davvero al centro. Cosa vuol dire questo?

Vuol dire che i presidi potranno scegliere liberamente da un albo i docenti di cui hanno bisogno e potranno godere di maggiori risorse per tenere le scuole aperte il pomeriggio. Vuol dire che curricula e bilanci degli istituti saranno online, perché la trasparenza è strumento di responsabilizzazione. Vuol dire basta alla supplentite e alle classi pollaio e sì a un organico funzionale a disposizione delle esigenze della scuola. Vuol dire assumere i docenti precari ma non perché ce lo imponga qualcuno ma per coprire i fabbisogni reali delle scuoil futuro non aspettale. Vuol dire chiudere le graduatorie, una per ogni promessa disattesa di governi di volta in volta diversi, e vuol dire soprattutto che d’ora in poi si entrerà in ruolo solo per concorso. Vuol dire “Carta del docente”, ovvero 500 euro annui per aggiornamento e consumi culturali degli insegnanti ma anche più storia dell’arte, più educazione motoria, più musica e più lingue per gli studenti. Vuol dire potenziamento dell’alternanza scuola-lavoro nelle scuole superiori per abbattere il muro che separa i giovani dal loro futuro. Vuol dire destinare più risorse – 200 milioni di euro – per gli insegnanti più bravi, mantenendo comunque gli scatti di anzianità.

L’autonomia della Buona Scuola vuol dire questo e molto di più. Adesso il Parlamento lavori perché tutto questo che è già realtà lo diventi ancora di più in breve tempo. Già dal prossimo anno scolastico. Il futuro non aspetta”.