Scuola secondaria di II grado – il significato di una scelta

Entro il termine del 12 febbraio 2011, gli studenti che conseguono quest’anno la licenza media, assistiti dalle loro famiglie, devono in primo luogo decidere se continuare gli studi in una scuola secondaria superiore di durata quinquennale, e conseguire il relativo diploma di Stato, oppure iscriversi a uno dei percorsi del “sistema di istruzione e formazione professionale” a gestione regionale, di durata triennale o quadriennale, per conseguire una qualifica o un diploma professionale. In questo secondo caso, del quale ci occupiamo più avanti, sarà comunque possibile rientrare in un corso quinquennale di diploma attraverso il sistema dei “crediti”.

Per quanto riguarda la scuola, fino all’anno scolastico 2009-2010 la scelta veniva fatta all’interno dei tradizionali quattro settori in cui si era da tempo strutturata l’istruzione secondaria superiore nel nostro Paese: i licei, gli istituti tecnici, gli istituti professionali e l’istruzione artistica (licei e istituti d’arte).

A partire dal 1° settembre 2010 la struttura ordinamentale della scuola secondaria di secondo grado ha subito una serie di cambiamenti a seguito dell’entrata in vigore dei nuovi regolamenti, in attuazione della legge n. 133/2008, ma il suo impianto generale è rimasto sostanzialmente invariato: i grandi settori sono tre, anziché quattro, perché l’istruzione artistica fa ormai parte dell’area liceale, e ci sono sempre gli istituti tecnici e quelli professionali, ma riorganizzati e molto ridotti nel numero rispetto al passato.

Fino al 2009 (anno scolastico 2009-2010) esistevano circa 120 indirizzi ordinari (comprese le molte sezioni degli istituti d’arte), e diverse centinaia di corsi sperimentali, moltiplicatisi anche a seguito dei ripetuti fallimenti dei tentativi di fare la riforma per via legislativa.

Assai rilevante era la quantità di sperimentazioni promosse autonomamente dalle scuole (le cosiddette maxisperimentazioni), che si aggiungevano a quelle avviate dallo stesso Ministero, e che rendevano confuso il quadro complessivo, anche perché i titoli rilasciati al termine degli indirizzi sperimentali dovevano comunque fare riferimento a uno dei titoli (diplomi) previsti dall’ordinamento.

Il Ministero doveva apprestare una miriade di “seconde prove” (oltre 900), cosa che dovrà peraltro continuare a fare anche nei prossimi anni, fino alla completa attuazione della riforma (2014-2015).

Invece gli studenti che iniziano la scuola secondaria superiore nel prossimo mese di settembre 2011 si trovano di fronte al quadro di scelte assai semplificato entrato in vigore dal settembre 2010: sei indirizzi liceali (più due percorsi opzionali), undici indirizzi tecnici (più un certo numero di articolazioni, cioè subindirizzi, nel triennio), sei indirizzi professionali.

E’ sempre opportuno, a fini orientativi, che gli studenti e le loro famiglie, nell’effettuare la scelta per il 2011-2012, tengano conto delle corrispondenze tra i titoli di studio previsti dai vecchi ordinamenti e quelli che saranno rilasciati a riforma pienamente attuata, cioè a partire dagli esami di Stato che si svolgeranno nel 2015, e che riguarderanno gli studenti iscritti a partire dal 2010-2011. A questo tema la guida dedica un apposito paragrafo.

Come mostriamo più avanti, comunque, non mancano elementi di continuità tra vecchi e nuovi ordinamenti dei licei e degli istituti tecnici, mentre più complesso è il discorso che riguarda gli istituti professionali e gli istituti d’arte.