Tuttoscuola: Scuola digitale

Esclusione da un bando del Miur delle scuole paritarie. Che protestano…

La CdO Opere Educative (FOE) ha diffuso un comunicato stampa nel quale protesta vibratamente contro la decisione del Ministero dell’Istruzione di “escludere immotivatamente” le scuole paritarie dalla partecipazione a un bando per le scuole primarie e scuole secondarie di secondo grado.

Il Bando si chiama Cl@ssi 2.0, si inserisce nel Piano scuola digitale, e “intende offrire la possibilità di verificare come e quanto, attraverso l’utilizzo costante e diffuso delle tecnologie nella pratica didattica quotidiana, possa essere trasformato l’ambiente di apprendimento“. Si tratta della seconda edizione del medesimo bando emanato a favore delle secondarie statali di primo grado durante lo scorso anno scolastico.

L’associazione aderente a Compagnia delle Opere obietta che “esiste una legge, la 62/2000, che ha riconosciuto e istituzionalizzato il sistema nazionale di istruzione, formato dalle scuola statali e da quelle paritarie“. “Perché allora- si chiede la CdO – continuano queste discriminazioni? Se esiste un unico sistema nazionale di istruzione, perché escluderne una parte?”

L’associazione chiede dunque “che il MIUR precisi i motivi di tale disparità ed estenda anche alle scuole paritarie la possibilità di partecipare, riconoscendo ad esse in tal modo (e dunque agli alunni che le frequentano e alle famiglie che le scelgono) i medesimi diritti riservati a quelle statali, nel pieno rispetto della normativa e della pari dignità di tutti gli studenti“.

Sarebbe un atto dovuto – conclude la CdO – e, nello stesso tempo, un passo importante verso la fine di una contrapposizione ideologica che non ha fatto altro che danneggiare il nostro sistema scolastico e l’intera società italiana“.

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