Scuola&Politica/1. Il governo Renzi compie due anni

Il governo Renzi, in carica dal 22 febbraio 2014, compie due anni piazzandosi al sesto posto nella classifica dei governi più longevi della Repubblica, e al quarto (dopo due governi Berlusconi e a ridosso del primo governo Prodi) nella storia della Seconda Repubblica, nata peraltro nel 1994 anche con il proposito di consentire la formazione di governi di coalizione più stabili e di più lunga durata.

Governi che, almeno nelle aspettative dei fautori del nuovo sistema elettorale, sarebbero stati in condizione di varare quelle riforme di struttura, tra le quali quelle scolastiche, che i precedenti, fragili governi della Prima Repubblica avevano continuamente rinviato o eluso, con l’eccezione della legge di unificazione della scuola media (1962) che inaugurò un’intera fase politica con l’ingresso dei socialisti riformisti nel governo nazionale. 

In realtà la necessità di formare coalizioni larghe (e perciò composite e incoerenti) per vincere le elezioni portò i diversi governi, sia quelli di centro-destra sia quelli di centro-sinistra, a mediare all’interno delle rispettive coalizioni di riferimento, con il risultato di smussare le ipotesi più innovative fino a determinare una sostanziale continuità del sistema scolastico e delle sue regole di funzionamento.

È stato questo il destino delle riforme di Berlinguer, con la parziale eccezione della legge sulla parità e della riforma della maturità, essendosi vanificate quelle dei cicli scolastici, dell’autonomia e della carriera degli insegnanti. Anche le riforme promesse dal centro-destra delle ‘tre i’ furono poi  ignorate dalla riforma Moratti caratterizzata dalla pseudolicealizzazione dell’istruzione tecnica. Delle riforme Gelmini tutto si può dire tranne che abbiano modificato l’impianto del nostro sistema scolastico se non in senso conservatore e a risorse decrescenti.    

Una continuità inerziale sembra il tratto caratteristico del nostro sistema educativo. Possiamo dire che qualcosa, qualcosa di sostanziale, sia cambiato per la nostra scuola in questi due anni con l’avvento di Matteo Renzi alla guida del governo? Proviamo a rispondere nella news successiva.