26 mila posti vacanti aspettano inutilmente l’immissione in ruolo di docenti

Scade il 31 luglio il termine ultimo previsto dalla legge per effettuare, ai fini giuridici ed economici, le nomine in ruolo di docenti per l’anno scolastico 2003-2004.
Nonostante una pressante richiesta del Parlamento, accompagnata dal rimprovero al Governo per le mancate immissioni in ruolo che generano discontinuità e precariato, il ministero dell’Istruzione, bloccato dal ministero dell’Economia, per il secondo anno consecutivo non potrà autorizzare nomine sui numerosi posti vacanti nei diversi ordini di scuola.

All’inizio del 2002-2003 i posti vacanti che avrebbero potuto essere coperti con nomine in ruolo erano 24.973, risultanti dalla differenza tra l’organico di diritto (747.155 posti) e il numero dei docenti in ruolo (722.182).
Dal prossimo settembre l’organico di diritto è stato ridotto di 12.500 posti, ma anche i docenti già in ruolo sono diminuiti per effetto di pensionamenti (13.500), determinando quindi un ulteriore aumento di altri mille posti vacanti.
Sono pertanto quasi 26 mila le cattedre vuote che aspettano, inutilmente, un titolare.

Su quelle cattedre e sugli altri posti che si renderanno disponibili di fatto per vari motivi (sostegno in deroga, sostituzione docenti assenti tutto l’anno, istituzioni nuove classi, ecc.) per un totale che potrebbe raggiungere e superare i 105 mila posti dell’anno scorso, sono nominati docenti a tempo determinato con supplenza annua e fino al termine delle attività.