12mila nuovi docenti in ruolo a settembre, ma chi vince il concorso…

...quando lo vince davvero?

Giovedì 28 giugno si è tenuta a Palazzo Madama l’audizione del ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Maria Chiara Carrozza, sulle linee programmatiche del suo dicastero alle Commissioni riunite di Camera e Senato. L’argomento principale è stato quello dell’avvio dell’anno scolastico 2013-2014, con le necessaria copertura delle cattedre vacanti tramite immissioni in ruolo e supplenze.

Il ministro, come peraltro avviene tutti gli anni di questi tempi da parte dell’inquilino di viale Trastevere, ha rassicurato sul “regolare avvio dell’anno scolastico 2013-2014“. A garanzia di ciò, ha spiegato che l’informatizzazione dei processi consentirà alle scuole di chiamare i supplenti che dovessero essere necessari, “appena iniziano le lezioni“.

Sul capitolo immissioni in ruolo, il ministro ha precisato che ci saranno anche i vincitori dell’ultimo concorso a cattedra: “Sono in via di espletamento le fasi conclusive del concorso a cattedre per personale docente della scuola. La stragrande maggioranza delle Commissioni terminerà le operazioni in tempo utile per l’immissione in ruolo già dall’anno scolastico 2013/2014”.

E’, inoltre, in corso, con il Dipartimento della funzione pubblica e con il Ministero dell’economia e delle finanze – ha proseguito il Ministro – la procedura autorizzatoria per le immissioni in ruolo tanto per i dirigenti scolastici che per il personale docente, educativo ed Ata. Più precisamente, la richiesta per le nuove nomine dei dirigenti scolastici riguarda la seconda tranche di assunzioni relative al concorso ordinario 2011“.

Carrozza ha reso pubblica anche la quota orientativa di suddivisione del prossimo contingente di assunzioni a tempo indeterminato: “Il turn over accertato, per cui si è proceduto alla richiesta di immissione in ruolo, è attestato intorno alle 15.000 unità, di cui circa 12.000 docenti e 3.000 personale Ata“.

Questi ultimi numeri confermano che, per almeno la metà dei vincitori dell’ultimo concorso (ricordiamo che i posti messi a concorso sono 11.542), occorrerà attendere l’anno scolastico 2014-2015 per l’immissione in ruolo, se non quello addirittura successivo.

Ciò considerato, emerge più di un dubbio sull’opportunità di indire a breve nuovi concorsi (per le classi di concorso e le regioni in cui i posti già sono stati messi a concorso in questa tornata), nonché sulla giustizia e la meritocrazia di un sistema che per il 50% continuerà ad attingere dalle graduatorie ad esaurimento composte da persone che – pur abilitate – magari sono state bocciate nelle varie prove di questo concorso, e non tra le persone che in questo concorso (assai più selettivo del precedente) hanno superato tutte le prove, anche senza vincerlo.