Tuttoscuola: Scuola digitale

UN CINEFORUM INTERCULTURALE COME OCCASIONE DI APPRENDIMENTO IN AUTONOMIA

A cura delle docenti Valentina Cannavò e Valentina Lupi, e delle classi III (a.s. 2015/16)

Avrei troppo da dire, ma posso descrivere il tutto con due parole: coinvolgimento e avventura, che contengono tanto dentro proprio come il cineforum stesso (Elena).

Il Cineforum è un laboratorio che si svolge nel terzo anno della scuola media Don Milani di Genova e consiste nella visione e nella scelta tra due film, uno dei quali da presentare al pubblico (Camilla). Si tratta di un percorso interculturale e i film sono selezionati generalmente tra produzioni di paesi periferici e hanno per protagonisti degli adolescenti.

Dopo aver visto il film dici come è stato per te, si riflette insieme e poi si fanno delle domande sul film e sul perché lo abbiamo visto. Poi a gruppi si lavora su questo film (Nikky). Dopo aver analizzato entrambi i film, gli alunni scelgono quello che ritengono più adatto per una serata in cui la scuola apre le sue porte ad un pubblico composto prevalentemente da parenti e da altri studenti.

I ragazzi si dedicano quindi all’organizzazione della serata: la presentazione e la visione del film, la presentazione a gruppi degli approfondimenti realizzati, la gestione della discussione con le famiglie. Per la maggior parte degli alunni parlare di fronte a un pubblico è una prova impegnativa che richiede una certa preparazione. Agli alunni viene fornito del materiale selezionato dai docenti, ma sono loro ad organizzarsi in quasi totale autonomia: possono strutturare il loro intervento di approfondimento senza alcun supporto tecnologico, oppure creare presentazioni multimediali semplici o complesse, realizzare interviste, utilizzare musica o letture sul tema, preparare locandine e poster.

Negli ultimi due anni, questa attività è stata condotta in maniera molto strutturata relativamente ai tempi: i ragazzi hanno svolto l’attività in maniera intensiva per circa 30 moduli distribuiti nell’arco di 2 settimane, sostituendo le normali attività didattiche con la preparazione al cineforum interculturale. Inoltre, quest’anno, il tema delle migrazioni ha rappresentato il filo conduttore tra tutti i film scelti e la scuola ha organizzato due incontri con la Croce Rossa e alcuni migranti richiedenti asilo, ospiti in un centro di Varazze. Una parte degli alunni ha dichiarato che questo incontro è stato il momento più interessante del percorso.

Abbiamo lavorato con persone esterne che hanno vissuto quell’esperienza e siamo stati coinvolti di più (Elena)

Le storie raccontate da persone che le hanno vissute o che le vivono tutti i giorni ti colpiscono di più (Sandra)

Ci siamo relazionati realmente con persone che hanno vissuto l’esperienza della migrazione e con persone che lavorano in questo campo (Camilla)

Ci hanno mostrato un modo diverso di vedere gli immigrati (Roberto)

Anna: Son riuscita a mettermi davvero nei loro panni (Anna)

Alla fine dell’attività, abbiamo sottoposto agli alunni dei questionari con il duplice scopo di capire come migliorare l’organizzazione dell’attività per i prossimi anni e di comprendere quanto i ragazzi si siano sentiti coinvolti e che cosa avessero imparato da questa attività. È emerso chiaramente che tutti gli alunni hanno vissuto l’esperienza molto positivamente, ma soprattutto hanno ricevuto un arricchimento dalle varie fasi del percorso in maniera molto varia, apprezzando in maniera equilibrata tutte e quattro le fasi in cui abbiamo diviso il percorso: la visione e discussione dei film, la preparazione dei materiali, gli incontri di approfondimento esterni, la presentazione della serata.

Per dar voce ai ragazzi, riportiamo alcune delle risposte aperte di una classe alla domanda sui principali apprendimenti durante l’attività:

Ho imparato …

  • ad ascoltare i compagni (Nikky)
  • a suddividere bene i ruoli nel gruppo (Camilla)
  • a discutere con i compagni esprimendo le proprie opinioni (Sandra)
  • a esaminare un film (Francesco D.)
  • a parlare di un film (Filippo)
  • a fare un PowerPoint (Nicole)
  • a parlare in pubblico (Cloe)
  • ad espormi (Anna)
  • ad organizzarci in molti ragazzi (Giorgia)
  • a gestire meglio un lavoro a lungo termine (Roberto)
  • che quando si diventa adulti si devono avere più responsabilità e i materiali di lavoro ti possono aiutare a lavorare con ordine (Lorenzo)

Le risposte delle quattro classi terze a questa domanda sono estremamente varie e toccano ambiti e competenze diversi che possono essere così suddivisi:

  • Area tecnica (comprensione e analisi del film): 27 ricorrenze
  • Area personale/emotiva (esporre, controllare le emozioni): 66 ricorrenze
  • Area dell’autonomia (organizzazione, responsabilità, TIC): 39 ricorrenze
  • Area del pensiero critico (discutere, esprimere le opinioni): 19 ricorrenze
  • Area della collaborazione: 25 ricorrenze
  • Area interculturale: 35 ricorrenze

Qui ci soffermiamo sul ruolo delle tecnologie che emergono come molto utili allo svolgimento dell’attività. Hanno agevolato il loro agire in autonomia rendendo più semplice l’organizzazione e la creazione dei materiali. Tutti i gruppi si sono dati da fare e hanno saputo arrangiarsi davanti ad un computer e ad una rete internet un po’ scarsa per ricavare informazioni (Elena). Ogni gruppo ha avuto a disposizione una o due postazioni nell’aula computer o dei netbook per il lavoro in classe, mentre l’ambiente online di apprendimento (WikiSpaces di classe) ha rappresentato la cornice in cui collocare i materiali man mano che venivano prodotti e in cui appuntare le decisioni prese sulla divisione in ruoli e sull’ordine degli interventi.

La ripresa video delle prove da parte dei docenti e la successiva visione dei filmati ha fornito ai ragazzi la consapevolezza di quali fossero gli aspetti da migliorare in vista della serata aperta al pubblico. Le presentazioni multimediali erano varie, orientate all’efficacia e semplicità (immagini, brevi video, proiezioni di parole chiave). Per svolgere un lavoro più chiaro e formalmente bello è molto utile utilizzare programmi sul pc (Camilla). Abbiamo usato di più PowerPoint per mostrare dei dati o delle immagini prese durante la preparazione (Lorenzo). Un lavoro interessante è stato fatto con la cattura delle immagini chiave scelte dai ragazzi a partire dal film stesso, oltre a montaggi personalizzati di scene, a volte con l’ausilio di sottotitoli. Abbiamo usato movie maker per mostrare un’attività svolta in classe (Lorenzo). Inoltre con l’aiuto dei professori è stata creata al computer una locandina del film che è stata poi stampata e appesa alle pareti della scuola (Francesco G.). L’ultimo programma che abbiamo usato è stato semplicemente un lettore musicale per una canzone molto speciale (Lorenzo).

La gestione della serata da parte loro ha riguardato anche gli strumenti informatici per la visione del film e dei materiali.  Lì devi essere tu (noi) a organizzare il tutto (Giorgia).

Le tecnologie hanno quindi rappresentato un elemento facilitatore del processo: se hanno sicuramente toccato l’area della motivazione come è normale che sia in questa fascia d’età, si sono rivelate indispensabili nel momento organizzativo del lavoro collaborativo e della serata (scambio e realizzazione dei lavori di gruppo), ma anche utili nel momento della documentazione a profitto della meta cognizione, permettendo di rivedere il percorso effettuato, di migliorarlo e di condividerlo con gli altri. È stato interessante verificare come nelle dichiarazioni dei ragazzi gli apprendimenti relativi all’utilizzo delle tecnologie siano sempre subordinati agli obiettivi dell’attività.

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