Tuttoscuola: Scuola digitale

Tecnologie all’università: il 90% degli studenti è insoddisfatto

Una ricerca condotta da Future Concept Lab per conto di Samsung fa il punto sulla presenza della tecnologia all’interno delle università italiane.

Dallo studio, intitolato “I cambiamenti in atto nel mondo universitario italiano”, emerge un generale malcontento degli studenti: il 90% degli intervistati si dichiara, infatti, non pienamente soddisfatto della tecnologiche che mette a disposizione il proprio ateneo. In particolare il 60% degli studenti lamenta la mancanza di computer per i docenti durante le lezioni e il 65% i pochi pc per gli studenti stessi. Inoltre, vorrebbero avere accesso a più corsi online e lezioni in streaming, oltre che vedere più lavagne digitali nelle aule.

Gli studenti vivono un vero e proprio “digital divide” tra il vissuto tecnologico all’interno dell’ambiente universitario e la loro vita personale, in cui al contrario la tecnologia è assoluta protagonista: l’85% degli intervistati possiede uno smartphone, il restante del campione un cellulare non smartphone, ben l’89% possiede un laptop e il 93% ha un profilo Facebook. Gli universitari italiani si immaginano, tuttavia, un futuro in cui questo gap sarà colmato e la tecnologia farà parte anche della loro dimensione accademica: se l’80,5% pensa che gli strumenti tecnologici serviranno sempre di più a migliorare l’educazione e l’apprendimento, il 62% crede che aiuteranno a semplificare la vita di studenti e docenti, mentre il 50% è convinto che annulleranno le distanze favorendo la collaborazione tra università di paesi diversi.

Lo studio è stata realizzato a supporto del Samsung Young Design Award, il concorso patrocinato da ADI (Associazione per il Disegno Industriale), giunto alla settima edizione. L’iniziativa quest’anno entra nel mondo che i ragazzi conoscono e vivono più da vicino, quello della scuola e dell’educazione, chiedendo loro di sviluppare progetti creativi sul tema “Una lezione per il Domani. Tecnologia per l’Educazione del Futuro”, impegnandosi direttamente per renderlo più vicino ai loro desideri. I giovani creativi – studenti iscritti ad una università italiana o giovani professionisti con un’età anagrafica non superiore ai 30 anni – si sfideranno, quindi, per creare nuove ed incredibili possibilità basate sull’elettronica pensate per cambiare il modo in cui guardiamo all’educazione, creando nuovi metodi di insegnamento, nuovi modi per concepire gli spazi e sfruttare appieno tutte le possibilità offerte dal mondo dell’educazione.

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