Tuttoscuola: Non solo statale

Successo formativo per l’88% degli allievi delle scuole salesiane

È con soddisfazione che la Federazione Cnos-Fap divulga i dati sul successo occupazionale degli allievi che hanno studiato nelle loro scuole: l’88,1% dei propri allievi vanta un successo formativo, nel 47% dei casi continuando gli studi, e nel restante 41,1% trovando lavoro entro 12 mesi dall’uscita da scuola. Il dato risulta in netta controtendenza, in un periodo di crisi economica e del mercato del lavoro, in cui la disoccupazione giovanile sfiora il 30% e in cui 2.100.000 ragazzi non studiano né lavorano.

La Federazione Cnos-Fap Veneto è l’Associazione che coordina i Salesiani d’Italia impegnati a promuovere i servizi di orientamento, formazione e aggiornamento professionale. Presente in Veneto con 8 centri (a Mestre, Bardolino, Este, Verona, Sant’ Ambrogio di Valpolicella, Schio, Mestre e San Donà di Piave), la Federazione ha realizzato nel 2010/2011 95 corsi di istruzione e formazione professionale triennali (per un totale di 101.300 ore di formazione), rivolti ai ragazzi dai 14 ai 18 anni che assolvono il diritto di istruzione e portano all’ottenimento di una qualifica professionale.

La Federazione Cnos-Fap Veneto opera su 8 delle 21 qualifiche nazionali individuate nell’accordo Stato – Regioni dell’aprile 2010: grafico, elettrico, meccanico, automotive, agro ambientale, commercio e servizi, ristorazione e marmo.

Interessante il dato che permette di evidenziare le cosiddette fasce deboli che frequentano i corsi di formazione, suddivise in quattro grandi gruppi di provenienza: ragazzi extracomunitari (11%), ragazzi con disagi fisici e psicologici certificati (5,6%), ragazzi ripetenti (26,7%), inserimenti in anno in corso da parte di allievi usciti da altri percorsi di istruzione o formazione(4,5%): in totale, il 42 % degli allievi.

Una presenza formativa così articolata rappresenta la risposta più significativa a risolvere il problema dell’abbandono scolastico e della dispersione dei ragazzi. La Federazione, infatti, opera a livello internazionale, nazionale e regionale promuovendo attività di formazione professionale iniziale, superiore e specifica nei settori dell’industria e del terziario, progetti di carattere transnazionale, specialmente con partner dell’Unione Europea, programmi e piani di formazione residenziali e a distanza per rispondere alle esigenze del mondo del lavoro.

Il successo dei percorsi formativi Cnos – Fap è palese quando si analizzano i dati relativi al futuro degli allievi che li hanno frequentati. Ad un anno di distanza dal diploma il successo formativo è dell’88,1%: su 428 allievi che hanno superato l’esame di qualifica (il 95% degli iscritti ai corsi), il 47% ha continuato gli studi per conseguire un diploma professionale o di istituto tecnico, il 41,1 ha invece trovato lavoro, nella maggior parte dei casi (62%) coerente con i propri studi.

Oltre a formare i più giovani, la Federazione Cnos-Fap Veneto promuove corsi di formazione superiore e continua rivolti direttamente a disoccupati, lavoratori e aziende, finanziati dalla regione, dai privati e dai fondi interprofessionali, per un totale di oltre 50.000 ore annuali, rivolte a circa 6.000 utenti.

I dati sono stati presentati al convegno “150anni e +” di formazione professionale salesiana in Veneto a cui hanno preso parte anche il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Maurizio Sacconi, oltre al Segretario Regionale CISL Franca Porto, al Vicepresidente Confindustria Veneto con delega all’Education Paolo Vivian, al Presidente di FormaVeneto Antonino Ziglio e a don Mario Tonini, Presidente Nazionale Cnos-Fap.

Proprio il ministro Sacconi ha voluto commentare i dati emersi ribadendo la bontà dell’offerta formativa salesiana: “L’offerta formativa e il mondo del lavoro non possono essere due mondi assestanti. Voi Salesiani riuscite a trovare un forte legame tra scuole e lavoro. Voi insegnate manualità, esperienze, competenze specifiche: voi insegnate a lavorare. E non dimenticate mai di educare i vostri ragazzi con i valori della nostra tradizione: la persona, la vita, la famiglia, la comunità. Voi siete una buona pratica e i dati lo dimostrano, ma purtroppo ci sono troppe di cattive pratiche e la crisi occupazionale è il risultato di questo disastro educativo”.

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