La netta presa di posizione del presidente della Camera Fini in favore della libertà educativa, intesa come libertà per le famiglie di scegliere tra scuola statale e non statale (paritaria o privata), sta producendo una vasta eco all’interno della maggioranza di governo.
Fini, come abbiamo riferito in precedenza, si è espresso in questo senso in occasione della presentazione alla Camera, alla presenza del cardinale Camillo Ruini, del libro La sfida educativa. Rapporto-proposta sull’educazione, a cura della Conferenza Episcopale Italiana.
Per il vicepresidente del Pdl alla Camera, Maurizio Lupi (vicino a CL) “l’intervento del Presidente della Camera Fini sulla necessità da parte delle istituzioni di sostenere e valorizzare la libertà educativa attraverso il principio di sussidiarietà nella scuola è fondamentale e significativo“. Tra le esigenze della famiglia c’è anche quella di “dare ai genitori la possibilità di scegliere liberamente il migliore percorso educativo per i loro figli“.
Il deputato del Pdl Benedetto Della Vedova ricorda a sua volta di aver promosso nel 2008 l`istituzione di un “Intergruppo parlamentare per l’approvazione del buono scuola in questa legislatura” che ha raccolto oltre cinquanta adesioni. E fissa una data, il 2013, entro la quale si augura che il problema possa essere risolto.
Anche Alessandra Mussolini, presidente della Commissione parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza, plaude alla proposta di Gianfranco Fini, che con il rilancio del principio di sussidiarietà ha a suo avviso “centrato un tema decisivo per il futuro delle nuove generazioni e del futuro della Nazione“, segnando “un percorso non solo educativo ma sociale nel quale famiglie e giovani possano riconoscersi per esserne i protagonisti“.
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