Tuttoscuola: Non solo statale

Schwarzenegger: no ai vouchers

Sì al diritto dei genitori di scegliere la scuola preferita, ma no ai “buoni studio”. Il nuovo governatore della California, Arnold Schwarzenegger, ha così preso le distanze, nel corso della sua vittoriosa campagna elettorale, dalle tesi radicalmente neoliberiste care alla destra repubblicana, scegliendo, anche nella politica scolastica, una collocazione più moderata, che in Italia verrebbe definita come “centrista”. D’altra parte anche il presidente Bush, dopo un iniziale tentativo di far passare una legge ispirata ai “vouchers“, ha ripiegato su un programma di politica scolastica (No child left behind), approvato dal Congresso USA con una ampia maggioranza bipartisan, che si sforza di indirizzare e governare l’offerta di istruzione piuttosto che abbandonarla agli “animal spirits” della domanda sociale.
“Schwarzy” si è anche espresso a favore di un più efficace sostegno ai programmi di doposcuola, ha promesso nuovi interventi per aiutare gli alunni handicappati, e per facilitare l’iscrizione ai colleges universitari degli alunni figli di immigrati illegali. Insomma, ha annunciato un programma di politica scolastica decisamente più vicino alle posizioni tradizionali dei democratici e perfino dei “liberals” che a quelle dei repubblicani.
Un’influenza decisiva su questa linea è stata certamente esercitata dalla suocera di Schwarzy, Eunice Shriver, sorella di John e Robert Kennedy, da tempo sostenitrice e animatrice di iniziative in favore degli handicappati e dei giovani provenienti dai ceti sociali sfavoriti.

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