Tuttoscuola: Non solo statale

Rilancio della formazione tecnica superiore

Il 15 luglio il ministro Moratti ha insediato il nuovo Comitato nazionale IFTS (Istruzione e Formazione Tecnica Superiore). Il Comitato dovrà definire gli standard a livello nazionale, mentre la programmazione degli interventi è di competenza delle Regioni: un prototipo di federalismo in campo formativo. I corsi IFTS, di durata varia tra uno e due anni, sono dal 1999 la risposta più organica che l’Italia ha saputo finora apprestare per offrire ai giovani diplomati (ma agli IFTS, a certe condizioni, ci si può iscrivere anche senza diploma) una alternativa agli studi universitari, con carattere di formazione superiore applicata. Alternativa che altri Paesi assicurano in termini organici, con percorsi di consistenza e durata pari a quelle degli studi universitari (l’esempio più noto è quello della Germania), ma che in Italia non si è mai sviluppata anche a causa della tendenza dell’università a egemonizzare tutta la formazione superiore. Una sperimentazione di "Istituti superiori di tecnologia", biennali, era stata per la verità avviata agli inizi degli anni settanta in alcuni istituti tecnici industriali, ma era stata subito bloccata per via giurisdizionale: la Corte dei Conti sentenziò che il Ministero della pubblica istruzione non poteva finanziare corsi post-diploma, e che l’istruzione superiore era di competenza esclusiva dell’università. La legge 144 del 1999 ha aggirato l’ostacolo prevedendo un complesso meccanismo di partnership istituzionale e progettuale che comprende lo Stato (MIUR e Ministero del Lavoro), le Regioni, gli Enti locali, le parti sociali e, soprattutto, l’università. La richiesta del mondo delle imprese, soprattutto industriali e soprattutto del Nord, di poter disporre di un maggior numero di diplomati specializzati adeguatamente formati è sempre più pressante, e i corsi IFTS, cui si aggiungono i corsi post-diploma regionali, non bastano a soddisfarla. Per questo al MIUR è tornata a circolare l’ipotesi di autorizzare un certo numero di istituti tecnici a sperimentare direttamente, sulla base di un apposito progetto nazionale, l’organizzazione di corsi biennali a tempo pieno per il conseguimento di un diploma di tecnico superiore o di tecnologo. Si potrebbe iniziare dove la domanda è più forte, a partire dalla Lombardia e dal Piemonte.

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