Tuttoscuola: Scuola digitale

Noi… ragazze e ragazzi libro

A cura delle docenti Elisabetta Ghezzi e Stefania Donadio, e della classe IID (a.s. 2015/16)

L’idea è nata dall’interesse che i ragazzi hanno dimostrato alla presentazione della lettura del libro Fahrenheit 451 da parte di una loro compagna, Zoe. In quella circostanza i ragazzi hanno posto domande e fatto osservazioni molto profonde sul tema del valore della lettura e, con molto coinvolgimento, alla fine hanno applaudito spontaneamente Zoe.

Da lì, la proposta di vedere insieme il film Fahrenheit 451, di F. Truffault, per dare seguito alla curiosità dei ragazzi e per dare forma visiva ai personaggi, luoghi e storie narrati. Dopo la visione, abbiamo introdotto una proposta di lavoro, centrata sul cooperative learning con l’uso delle tecnologie digitali, per realizzare una micro unità di lavoro per competenze.

La consegna è stata:

“Lavorerete in gruppi di 5 persone, su quattro diverse tematiche del film, seguendo una scheda che vi consegneremo.  Durante le vacanze di Natale, dovrete organizzarvi per completare il lavoro in gruppo, incontrandovi a casa di un compagno o in biblioteca, sentendovi via email o con altri strumenti… l’importante sarà lavorare in modo collaborativo.

Al rientro dalle vacanze, ogni gruppo esporrà alla classe il proprio lavoro e analizzeremo i quattro temi. Metteremo in comune tutte le idee emerse e prepareremo una presentazione completa del film, che avrà la veste di un poster realizzato in condivisione su Google Drive.”

Al rientro dalle vacanze, i ragazzi hanno raccontato come si erano organizzati per il lavoro di gruppo, il cui scopo era analizzare da una parte come il regista aveva interpretato i contenuti del testo, dall’altra elaborare e condividere le tematiche assegnate. Ecco i loro resoconti.

 

Gruppo 1 (tematica: la grammatica del film, i sentimenti dei personaggi)

Noi ci siamo incontrati in due, Alessio e Natalia, tutti gli altri erano impegnati o erano fuori città. Abbiamo preparato una presentazione con PowerPoint, perché ci è sembrata più facile da seguire per la classe. Abbiamo scritto i testi e cercato le foto più adatte e più descrittive. Stefano, invece, che non poteva raggiungere i compagni, ha mandato tramite sms i suoi contributi e ha aperto un gruppo su WhatsApp per mettere in contatto anche chi non aveva a disposizione altri strumenti di condivisione.

Gruppo 2 (tematica: Clarisse)

Ci siamo riuniti tutti  a casa di Andrea e abbiamo scritto un testo con Word. Poi ci siamo divisi le parti per poter parlare tutti nell’esposizione orale.

Gruppo 3 (tematica: l’affermazione del valore della libertà)

Ci siamo visti tutti insieme per raccogliere le idee e decidere cosa scrivere. Dopo il primo incontro, Pietro e Giulia sono partiti per le vacanze e siamo rimasti in contatto tramite WhatsApp. La presentazione è stata quindi preparata da chi tra di noi era rimasto a casa.

Gruppo 4 (tematica: gli uomini libro)

Ci siamo visti in due, perché durante le vacanze molti erano fuori città. A casa di Giacomo abbiamo preparato una presentazione con PowerPoint, che è stata inviata con la posta elettronica e condivisa su Drive. Virginia ha inviato le sue modifiche via mail, invece Maya si è aggiunta alla fine, lavorando in classe. Ci siamo divisi le parti per l’esposizione orale.  

Le presentazioni sono risultate di buona qualità, abbastanza chiare e complete, tuttavia meno accurata è apparsa la capacità orale, carente nell’elaborazione e nell’esposizione dei contenuti. Si sono evidenziati anche diversi livelli nella capacità di organizzazione complessiva del lavoro di gruppo e di gestione delle dinamiche di relazione interna: ad es., scarsa affidabilità nella risoluzione di un compito, venir meno agli impegni presi e noncuranza delle ricadute sul gruppo.

I gruppi hanno anche dimostrato diversa capacità di risolvere problemi (imprevisti, assenze improvvise, non rispetto delle consegne) e di pianificare un nuovo lavoro.

ghezzi 1

L’esperienza è servita anche per rispondere ad una loro inclinazione nell’uso diffuso delle Tecnologie Digitali, come emerge dalle loro riflessioni.

 

Gruppo 1

La presentazione è stata preparata da Natalia, che sa usare bene PowerPoint, e Alessio che invece lo usa poco. La presentazione è stata buona alla prima e non ha avuto bisogno di ulteriori modifiche.

Gruppo 2

Noi abbiamo usato Word. Ci è sembrato più maneggevole e più facile da tenere sott’occhio, perché il nostro testo non era molto lungo. Avevamo inoltre tempi stretti e poche idee da mettere in evidenza. Ci è sembrata una scelta adatta.

Gruppo 3

Tutti sapevamo usare PowerPoint. Abbiamo inserito alcune immagini che non erano tratte dal film, ma servivano per spiegare meglio le nostre idee, per esempio immagini di forti contrasti come l’aquila e il pettirosso per mostrare come sia sbagliata l’idea di una società tutta uguale.

Gruppo 4

Noi abbiamo usato le figure come sfondo al testo per renderlo più suggestivo.

Il punto di forza di questo lavoro è stato sicuramente proporre un’attività in una forma olistica, per permettere a tutti di attivare competenze, sociali e tecnologiche, in una struttura a spirale, con diverse fasi che si sono aperte e chiuse ma poi riprese e sviluppate: dal riscontro della motivazione iniziale alla visione del film, per passare al lancio di un’attività e al suo sviluppo, per concludere con una restituzione e un prodotto condivisi in classe e lasciando aperta la possibilità di un seguito.

Per mantenere memoria dell’attività svolta e renderla condivisibile con compagni di altre classi  e con i genitori, i materiali via via prodotti dai cinque gruppi sono stati organizzati in un unico poster elaborato al computer. Nel poster, è riportata in evidenza una frase che Zoe ha scritto per spiegare il suo pensiero dopo la lettura del libro. In questa frase tutti i ragazzi si sono riconosciuti, facendola propria:

Se volete essere vivi e non solamente sopravvivere non siate vuoti, riempite gli scaffali della vostra mente, leggete, ghezzi 2riflettete, pensate, salvate la conoscenza, condannate l’oscurantismo e le manipolazioni sociali”

Il messaggio del film è stato vissuto consapevolmente con l’assunzione di una identità-libro da parte di ogni alunno, che così si è poi firmato.

Il gradimento dimostrato dai ragazzi si è evidenziato dalla loro richiesta di ripetere questa esperienza altre volte e con altri film. Il momento più coinvolgente è stato nella conclusione dell’attività, quando ogni alunno si è presentato alla classe in veste di ragazza o ragazzo libro, ruolo giocato anche dalle insegnanti per una piena condivisione dell’esperienza.

 

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