Le organizzazioni sindacali regionali della formazione professionale esprimono la propria profonda preoccupazione per il riassetto del settore perseguito dalla Regione Lazio.

In particolare, i sindacati sottolineano che la progettata riorganizzazione dei corsi triennali, divenuti ormai canale di assolvimento dell’obbligo di istruzione, alla pari del percorso scolastico tradizionale, aumenta le incombenze e le responsabilità del sistema formativo,proprio mentre, dall’altro lato, si pretende di diminuire le risorse finanziarie a supporto del sistema stesso. Allo stato attuale, la formazione professionale laziale disporrebbe, per i corsi triennali, di non più di 27 milioni di euro, a fronte dei 35 che hanno alimentato l’offerta formativa del decorso anno 2009/10. A ciò si aggiunge il taglio del Programma Economico Triennale (PET), ridotto ad un finanziamento annuale pari al 30% di quanto precedentemente erogato per finanziare i corsi biennali, i corsi per i portatori di handicap e il terzo anno dell’obbligo formativo.

Questa grave situazione finanziaria determinerà, se non prontamente corretta, non solo una grave crisi degli enti di Formazione Professionale, con le inevitabili ricadute occupazionali, ma, soprattutto, un forte impoverimento dell’offerta formativa, sia sul piano del numero dei corsi attivabili, sia sul piano qualitativo. Anche nel Lazio, spiegano i sindacati, sembra prevalere la logica di riduzione degli investimenti in formazione ed istruzione, che si pretende di giustificare con un modello organizzativo e didattico che di tale riduzione costituisce una mascheratura. Questo è chiaramente il caso delle linee guida per i corsi triennali che la Regione Lazio ha presentato in sede di Commissione regionale di concertazione, prive di qualsiasi indicazione finanziaria, quasi che le risorse mediante le quali costruire il nuovo modello regionale non fossero il primo fondamento del nuovo sistema.

I sindacati dunque auspicano che la Regione Lazio modifichi il proprio orientamento nel settore, mantenendo quanto meno i livelli di investimento fin qui erogati, prevedendo, anzi, il loro incremento in ragione della necessità di costruire un sistema di Formazione Professionale regionale adeguato alle necessità.