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Olimpiadi dei mestieri: l’Italia rappresentata dal Sud Tirolo

Chissà perché in Italia non si è mai prestata attenzione alla “Olimpiade dei mestieri”, malgrado la manifestazione si svolga ormai da cinquant’anni con cadenza biennale, e susciti una notevole eco nella stampa internazionale anche non specializzata. Se ne è accorto il quotidiano “Repubblica”, che ha dedicato sabato 10 novembre alla manifestazione un ampio servizio da Londra, a firma di Enrico Franceschini.
Le Olimpiadi, a cui partecipano 850 concorrenti di quarantacinque Paesi, si svolgono quest’anno in Giappone; due anni fa si tennero a Helsinky, nel 2009 l’appuntamento sarà a Calgary (Canada), nel 2011 a Londra. Si tratta di una vera e propria competizione tra artigiani e tecnici dei più diversi settori: falegnami, elettricisti, orafi, muratori, carpentieri, cuochi, camerieri, pasticcieri e così via. Tutti mestieri nei quali il nostro Paese ha consolidate tradizioni.
Eppure l’Italia sarà ancora una volta rappresentata da una delegazione formata a livello non nazionale, ma provinciale, perché, come finora è accaduto, solo la provincia autonoma di Bolzano ha ritenuto di dover prendere parte alla competizione. In rappresentanza dell’Italia ma con la denominazione “Sud Tirolo”, fa notare il giornalista di “Repubblica”.
Il Ministero della pubblica istruzione italiano, che pure in passato è stato informato e sollecitato ad occuparsi delle Olimpiadi dei mestieri, non lo ha mai fatto. Probabilmente è stato ritenuto che la manifestazione non rientri nella competenza del MPI, dato che la formazione professionale di figure come quelle interessate dall’iniziativa è di competenza delle Regioni e gli Istituti professionali di Stato con la riforma “Progetto ‘92” hanno da tempo smesso di formare artigiani specializzati. Un discorso in parte analogo si può fare per gli Istituti d’arte applicata.
Ma è abbastanza sorprendente che le Regioni italiane, tranne la provincia di Bolzano, abbiano finora disertato una manifestazione così seguita e apprezzata all’estero. Potrebbe essere una buona idea stimolare la partecipazione e svolgere selezioni a livello regionale e poi nazionale.

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