Tuttoscuola: Scuola digitale

Meduse, lombrichi e serpenti

A cura della docente Roberta Botta e della classe IIB (a.s. 2015/16)

TIPO DI ATTIVITÀ

I ragazzi, lavorando in piccoli gruppi durante i mesi estivi, dovevano scegliere una classe  di invertebrati ed una di vertebrati  e produrre un elaborato da presentare ai compagni utilizzando un supporto a piacere (cartellone, presentazione al computer, filmato divulgativo, schemi, disegni, reperti da osservare).

La durata della relazione non doveva superare 15 minuti e, durante la presentazione, i compagni dovevano completare una scheda relativa alla relazione.

Obiettivi del lavoro erano la produzione  in autonomia di un elaborato da presentare alla classe; l’impiego di una terminologia scientifica precisa, ma al tempo stesso comprensibile; l’analisi critica dei diversi aspetti che rendono efficace una relazione orale.

Ecco la scheda di analisi:

Alunna/o:  
a)      Titolo della presentazione:  
b)      Alunni coinvolti:  
c)      Durata della presentazione:  
d)      Argomenti affrontati nella relazione:  
e)      Gli argomenti risultano:  
1) equamente suddivisi ÿ sìÿ no
2) illustrati senza leggere il testo ÿ sìÿ noÿ solo per alcuni
3) esposti in modo chiaro ÿ sìÿ noÿ solo per alcuni
4) trattati in modo completo ÿ sìÿ noÿ solo per alcuni
f)       La relazione ti è piaciuta

ÿ moltissimoÿ moltoÿ abbastanza

ÿ poco

ÿ per nulla

g)      Per il seguente motivo:  

PRIMI COMMENTI DEI RAGAZZI

Alla domanda “Il lavoro  ti è sembrato efficace per il raggiungimento degli obiettivi?”, i ragazzi hanno argomentato con motivazioni interessanti:

  • Secondo me è andata bene perché tutti l’abbiamo fatto, tutti abbiamo lavorato”
  • E’ servita molto per noi, per quelli che hanno fatto la relazione e per quelli che l’hanno ascoltata”
  • Per me sono stati raggiunti più o meno gli obiettivi però il gergo tecnico era molto spesso incomprensibile da capire…”
  • “…alcuni non sono riusciti a spiegare bene, non hanno fatto capire agli altri ma avendo più relazioni sullo stesso oggetto alla fine abbiamo capito tutto” 

Dopo la compilazione di ogni scheda relativa a ciascuna relazione l’insegnante ha trasposto i dati in una griglia di valutazione e questo è risultato il lavoro più complesso, dato che la scheda comprendeva sia risposte chiuse che aperte e queste ultime erano di natura qualitativa relativamente ai motivi del maggior o minor gradimento della relazione presentata (“linguaggio complesso”-” molte immagini interessanti”-” poco espressiva e quindi un po’ noiosa-”” ho imparato cose nuove”-” non aveva niente da dire”).

Per la traduzione in voti l’insegnante ha utilizzato un foglio di calcolo, inserendo le funzioni matematiche via via più adatte ad una valutazione il più possibile obiettiva. A questo si sono aggiunte le varie osservazioni qualitative relative ad ogni esposizione orale.

COMMENTO DELL’INSEGNANTE

Aspetti positivi relativi alla preparazione dell’elaborato e all’esposizione orale:

  • Cogliere l’importanza della dimensione tempo, della necessità cioè di non sforare né di impiegare un tempo risicato (“parlavano  di tutto ma per poco” –  “chiara ma corta”- “parlavano troppo velocemente”- “breve, peccato!”- “troppo lunga”)
  • Considerare il valore del supporto (“molte immagini interessanti”; “chiara, bel cartellone”; “lo schema non si vedeva”; “oggetti fighissimi!! (in riferimento alle uova di squalo come reperti da osservare); “cartellone illeggibile”; “molto belli disegni e cartellone”; “non avevano immagini ne’ niente”)
  • Non dare per scontato l’uso di termini scientifici specifici ma comprensibili (“ha modificato l’ esposizione per farcela capire”; “termini difficili dati per scontati”; “parole incomprensibili”; “hanno parlato in modo semplice”; “non usava i termini appropriati”; “linguaggio scientifico adatto”)
  • Riflettere su quali strategie espositive facilitano l’ascolto (“interessante ma tono di voce morto”; “spiegava senza leggere”; “poco espressiva e quindi un po’ noiosa”; “si inceppavano”; “spiegazione facile e divertente”; “ironica” “tante curiosità”; “si mangiava le parole”; “interessante ma troppo veloce”; “spiegavano bene ma girati di spalle”; “monotoni e poco fluidi”; “la prendevano troppo come un gioco”; “zzz…stavo per dormire”; “seri anche se il pubblico fa battute”; “veloce, ricca, interessante”; “sono riuscite a mantenere il silenzio”)

Aspetti critici relativi al lavoro svolto a casa

Trattandosi di un lavoro assegnato a casa, non c’è stata possibilità per l’insegnante di monitorare il lavoro di costruzione delle relazioni preparate, che in alcuni casi sono risultate troppo complesse e di difficile comprensione per la classe e quindi poco efficaci per lo scopo. L’ipotesi è che siano state confezionate con l’aiuto di adulti oppure siano state tratte da Internet, senza alcuna rielaborazione e sia quindi venuto meno l’obiettivo relativo al lavoro autonomo, il primo tra quelli sopra elencati

Aspetti critici relativi all’intervento dell’insegnante durante l’esposizione orale

L’insegnante deve intervenire o non interviene di fronte alle imprecisioni o a errori grossolani? Vi è stata in classe una articolata discussione e si è arrivati alla decisione che l’insegnante non debba interrompere la relazione, ma procedere ad eventuali puntualizzazioni o correzioni solo al termine della stessa.

A questo punto la classe può rivolgere ai compagni che hanno presentato la relazione domande per ottenere chiarimenti su aspetti poco chiari o poco sviluppati, curiosità ed altro e l’insegnante interviene a sua volta se necessario. Quest’ultimo passo non deve durare che alcuni minuti.

COMMENTO DEGLI ALUNNI:

Alla domanda “Cosa cambieresti rispetto alle varie fasi del lavoro (dalla preparazione dell’elaborato sino alla valutazione finale)?”, i giudizi espressi dagli alunni hanno mostrato che la scheda può diventare un oggetto di acquisizione di capacità critica verso il percorso didattico svolto. Se le prime analisi, infatti, erano più semplici, a tratti ingenue, nelle ultime sono emerse osservazioni più puntuali e costruttive:

  • Il ruolo del docente nella valutazione: Secondo me dovrebbe dare una valutazione anche la prof. perché darebbe giudizi più imparziali”
  • I rischi di un’eccessiva libertà di scelta nel tipo di elaborato:Dare una specifica cosa da fare es. Power Point perché avevamo troppa libertà di scelta e ci perdevamo nel scegliere e nel fare e si perdeva tempo”
  • L’importanza dell’autovalutazione: Io avrei fatto commentare la relazione anche alla persona che l’aveva fatta”
  • Le occasioni per mostrare ciò che si sa: Vorrei includere nella relazione pure le domande che vengono dopo la relazione, potrebbe alzare così la valutazione se uno ce l’ha bassa”
  • La composizione dei gruppi:I gruppi secondo me li dovrebbe fare il prof. per evitare che ci siano gruppi squilibrati essendo scelti da noi (amici del cuore)”; ”No, perché se una persona è timida e sta con un altro con cui non si trova a suo agio potrebbe non rendere”

 

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