La Regione Lombardia stanzia 30 milioni di euro ”a favore della libertà di scelta” ma per il nuovo anno scolastico ha cambiato alcune regole di accesso al sistema del ‘Buono scuola’ in esercizio dal 2002. Infatti una delibera della giunta Maroni ha deciso il passaggio dal solo indicatore reddituale all’indicatore Isee, che comprende anche il patrimonio familiare oltre che il reddito.
La fascia di riferimento, hanno annunciato il presidente Roberto Maroni e l’assessore Valentina Aprea in una conferenza stampa, passa a 38.000 euro Isee. Negli ultimi due anni è stata di 30.000 euro come solo indice reddituale e con scaglioni. La novità, insieme anche all’aumento del contributo per le scuole secondarie e all’introduzione di una serie di premialità legate alla qualità della prestazione, è stata presentato come una riforma che ”aggiunge maggiore equità’‘ al ‘Buono scuola’ lombardo.
”Crediamo nel ‘Buono scuola’ – ha detto Maroni -, ma servono anche novità. È stato un lavoro complesso e innovativo”. Per l’assessore Aprea, ”dopo due decenni di libera scelta, si va così a perfezionare e rafforzare il sistema”.
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