Tuttoscuola: Non solo statale

L’apprendistato come percorso formativo: i dati dell’ISFOL

La stampa ha riservato scarsa attenzione al seminario organizzato dall’ISFOL a Milano nei giorni 15, 16 e 17 gennaio 2002, dedicato al tema dell’apprendistato. Molti e interessanti sono i dati scaturiti dal monitoraggio, condotto su un campione rappresentativo di apprendisti (3.500 sugli oltre 430.000 interessati). È emerso, per esempio, che oltre il 40 per cento degli apprendisti è in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore, e un altro 12 per cento di una qualifica: non si tratta più, insomma, di drop-out del sistema scolastico. Si è rilevata, inoltre, una netta prevalenza di motivazioni positive verso il tipo di esperienza scelta: quasi il 60 per cento ritiene l’apprendistato “l’inizio di un percorso professionale che intendo proseguire”, mentre circa il 75 per cento si è dichiarato “poco o per niente d’accordo sull’affermazione che il lavoro attuale è ripetitivo e poco qualificante”. Quasi la stessa percentuale raggiunge il gradimento delle attività di formazione esterna che accompagnano il lavoro, e assai elevata (50 per cento) è anche la percentuale degli apprendisti che si dichiarano non interessati “in nessun caso” a riprendere gli studi. Il 40 per cento, infine, è disponibile a fare altre esperienze di formazione professionale.
Come ha osservato Giorgio Allulli, a conclusione del seminario, si tratta di indicazioni importanti anche per la riforma che il ministro Moratti intende realizzare, soprattutto per quanto riguarda i percorsi – tra i quali quello dell’apprendistato – che faranno parte del “secondo canale”, parallelo a quello scolastico.

Forgot Password