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IeFP: prove di secondo canale

Il numero degli iscritti ai corsi di Istruzione e Formazione Professionale ha superato quota 300 mila nell’anno formativo 2012-13, registrando un forte incremento (+18%) rispetto all’anno precedente, come rileva l’Isfol nell’ultimo monitoraggio relativo al sistema dell’IeFP, effettuato per conto del Ministero del Lavoro in collaborazione con quello dell’istruzione.

Il balzo avanti è dovuto, stando ai dati diffusi nei giorni scorsi, all’accresciuto numero di giovani che si sono iscritti agli istituti professionali, cioè alle scuole, aumentati da 120 a 162mila, cui vanno aggiunti gli iscritti ai centri accreditati di istruzione e formazione professionale, passati da 125 a 128 mila.

Per quanto riguarda il primo anno, 45mila sono stati i giovani che si sono iscritti presso i centri (39%), 70mila quelli che hanno scelto le scuole in regime di sussidiarietà. È prevalsa quindi la scelta della scuola malgrado la sua maggiore selettività (solo il 45,6% consegue la qualifica, contro il 68% degli iscritti ai centri accreditati).

Da notare che il 46% dei nuovi iscritti alla filiera IeFP (centri accreditati) ha 14 anni, e ha quindi fatto questa scelta direttamente dopo la terza media. Gli altri provengono invece in buona parte da precedenti insuccessi scolastici. Gli iscritti di nazionalità straniera ai corsi IeFP sono il 15,5%.

Ai dati relativi ai percorsi IeFP andrebbero poi aggiunti quelli riguardanti gli alunni degli istituti professionali non in regime di sussidiarietà, che sono un po’ calati negli ultimi anni ma che insieme agli altri di questa filiera (alunni dei corsi in sussidiarietà più alunni dei centri accreditati) costituiscono una massa di iscritti che va ben oltre il 20% della leva d’età.

In Lombardia, dove questa scelta è più frequente, e considerando anche gli istituti tecnici (per i quali però il discorso dovrebbe essere più approfondito), il sistema IP-IeFP-IT esprime una massa critica sufficiente per parlare di un canale competitivo con quello liceale. In poche altre Regioni del Nord ci si avvicina a questo maggiore equilibrio tra i due macrocanali. Nel resto d’Italia e soprattutto al Sud e nelle Isole la gerarchizzazione è molto più forte, e il punto più debole è costituito dai corsi di IeFP (quando ci sono) e da una parte consistente degli istituti professionali.

All’IeFP è dedicato uno speciale di 20 pagine nel numero di febbraio del mensile Tuttoscuola. Un vero e proprio check up su questo importante segmento del sistema formativo, con dati, analisi, esperienze e l’intervento dei maggiori esperti del settore.

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