Il quadro dei risultati delle elezioni delle RSU della formazione professionale del Lazio si va lentamente completando. La Cisl Scuola del Lazio rivendica ottimi risultati, avanzando ovunque sul territorio regionale, ottenendo un incremento all’incirca pari al 10% del numero degli eletti rispetto alla precedente tornata elettorale.

La Flc Cgil si attesta sul 36% dei seggi (40 su 110 disponibili nel Lazio). Proprio con il sindacato di via Leopoldo Serra, la Cisl Scuola del Lazio non manca di polemizzare, criticando e ironizzando assieme sui numeri trionfalistici sbandierati da quell’organizzazione. Seguono, notevolmente distanziati, Uil, Snals e Unicobas.

Il dato più significativo, secondo la Cisl Scuola del Lazio, è costituito dall’omogeneità della presenza sia della Cisl nel sistema gestito dagli enti pubblici che in quello gestito dagli enti privati, mentre la Flc Cgil fa registrare presenze particolarmente significative nelle gestioni comunali (Roma e Tivoli).

La macchinosità nella raccolta dei dati, ancora oggi non completi, in particolare per quanto attiene il numero dei voti espressi, indica – prosegue la Cisl Scuola del Lazio – la necessità di rivedere le procedure. Troppo spesso i componenti delle commissioni elettorali trasmettono gli esiti degli scrutini solo al sindacato di riferimento, senza valutare la funzione “super partes” che la commissione stessa è chiamata a svolgere. Occorre prevedere una “authority” terza, con il compito di certificare i risultati, sul modello di quanto avviene nel pubblico impiego, dove tale funzione è svolta dall’Aran. Nel settore privato, essa potrebbe essere utilmente delegata alle Direzioni Provinciali del Lavoro.