Tuttoscuola: Non solo statale

Doppio canale: ma la

Ma la “pari dignità” dei due canali formativi, pur dichiarata, non appare del tutto scontata: essa dipenderà, infatti, da una serie di operazioni, rimesse in buona parte alle norme delegate. Ne elenchiamo alcune: individuazione a livello nazionale di curricoli-tipo, di standard e criteri di valutazione e certificazione per tutti i percorsi, un grande accordo quadro con le Regioni che riservi al Centro le funzioni di progettazione e valutazione di sistema, e alle Regioni l’integrazione dei curricoli nazionali e soprattutto la gestione dell’offerta formativa sul territorio.
In questo modo, fra l’altro, si sdrammatizzerebbe la questione del passaggio alle Regioni dell’istruzione professionale, e di parte di quella tecnica, che secondo una fonte del MIUR, citata dal “Sole-24 ore” del 1° febbraio, continuerebbe ad essere un’ipotesi presa seriamente in considerazione dal ministero dell’istruzione.
Per andare davvero in questa direzione, però, occorrerebbe rivedere ulteriormente il testo dell’art. 117 della Costituzione, che nella versione approvata nel marzo 2001 non solo sovrappone le competenze dello Stato e delle Regioni in materia di istruzione, ma spacca in due l’offerta formativa, riservando quella professionale alla competenza esclusiva delle Regioni. Da questo punto di vista il nuovo testo predisposto dall’on. Bossi e già approvato dal Consiglio dei ministri, condivisibile o meno, ristabilisce un più funzionale rapporto tra Centro e periferia: allo Stato le funzioni di indirizzo e valutazione, alle Regioni quelle di organizzazione e gestione, e tutta l’offerta formativa, sia quella di tipo scolastico-istruzionale sia quella a carattere professionale: una prospettiva peraltro che sembra essere contraddetta (vedi la news precedente) dal rientro di quasi tutta l’istruzione tecnica nel canale liceale. E perché non dovrebbero rientrare sotto lo stesso tetto, allora, anche gli Istituti professionali, soprattutto quelli che in questi anni hanno realizzato esperienze d’avanguardia nella sintesi di cultura e professionalità?
Si veda in proposito per esempio, il documento allegato sottoscritto da molti degli 80 Istituti Professionali impegnati nella sperimentazione nazionale “Progetto 2002” (Un appello degli Istituti professionali di Stato).

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